Continuano i lavori di rifacimento dei giardini pubblici vicino alla piazza Vittorio Emanuele.  Ora si procederà alla costruzione dell’impianto di irrigazione, poi si passerà alla perforazione del terreno per la creazione di un pozzo e ad ottobre verrà posata la pavimentazione dei vialetti interni e dell’anello esterno in Levocell. A novembre saranno piantumati i nuovi alberi e seminata l’erba.  Il termine dei lavori  è previsto per l’inizio di dicembre. 

Nel frattempo sui social soffia il vento della polemica. Alcuni cittadini puntano il dito contro l’amministrazione comunale e lanciano un grido di allarme per  l’abbattimento  di alcune piante, di cui sono stati spettatori durante i lavori nel mese di luglio. A farsi portavoce del malcontento  c’è il comitato Campo vivo. Due  anni fa nacque per opporsi alla costruzione della casa della comunità nell’ex campo comunale. Ora torna in scena  per difendere il tema ambientale. 

Altri cittadini lamentano la presunta  mancanza di piante vicino all’area giochi. La bagarre è nata a inizio estate, in concomitanza con l’avvio del cantiere: “In questo progetto – dicono i membri di Campovivo – è impossibile ignorare la scarsità di zone d’ombra. Approviamo la scelta di mantenere i tigli centrali, ma questo non può compensare la decisione di sradicare il doppio filare più interno di aceri sul camminamento esterno, che garantisce un’ombra e una frescura  davvero apprezzabili. Come è possibile voler diminuire la quantità di alberi presenti?”. 

Una critica che il sindaco  Gianpietro Maffoni ha giudicato del tutto infondata e ha rimandato al mittente con tanto di dati alla mano: “Le lamentele sono basate su supposizioni non veritiere – commenta il sindaco Maffoni. “Il numero di piante ai giardini aumenterà considerevolmente rispetto a prima e passerà dagli 85 aceri precedenti all’intervento a 130 aceri in totale. In più verranno mantenuti i 24 tigli secolari esistenti all’interno. Sono state abbattute alcune piante, è vero, ma solo perché erano ammalorate, non per una scelta estetica. Verranno  comunque sostituite tutte, anzi, aumenteranno notevolmente nel numero.  L’area del parco giochi sarà in ombra, circondata anch’essa dagli alberi, per consentire ai bambini di divertirsi anche nelle ore più calde”. 

L’architetto Alberto Mezzana, progettista dell’opera, entra nel dettaglio dell’intervento: “Degli 85 aceri esistenti all’inizio dei lavori sull’anello perimetrale, ne sono stati tagliati 12 perché malati e pericolosi per la sicurezza. Infatti addirittura una pianta durante i forti temporali di fine luglio si è abbattuta sulla strada. Ne taglieremo altre 6 malate, ma ne ripianteremo molte di più e verrà mantenuto il doppio filare sull’anello perimetrale”. 

La scelta è supportata da una relazione dell’agronomo Bara, nella quale si legge: “Gli aceri del Parco de Gasperi  mostrano una crescita generalmente stentata, con probabili deficit radicali, che si manifestano con scarso vigore vegetativo e quasi assenza di dominanza apicale. Oltre a ciò, si riscontrano gravi fenomeni degradazione della struttura legnosa che interessa il tronco ed occasionalmente anche le branche primarie. Questo fenomeno è originato da scottature del tronco, esposte alla forte insolazione su alberi che probabilmente avevano avuto anche carenze di preparazione in vivaio. Il non rispetto dell’orientamento che gli alberi avevano in fase di coltivazione, unitamente alla mancata adozione di sistemi di protezione, che si sarebbero dovuti attuare nei primi anni d’impianto, ha portato alla situazione attuale”. Silvia Pasolini