Gentile Direttore,

porto a conoscenza sua e dei lettori di Paese Mio quanto accaduto nelle scorse settimane a Rovato.

In data 16 febbraio, lungo via Lorenzo Gigli, hanno avuto inizio i lavori per la costruzione di qualcosa che non siamo ancora riusciti chiaramente a comprendere. Trattandosi di un’area densamente popolata, con un certo valore paesaggistico, subito ci siamo mossi per cercare di capire cosa stesse accadendo. Gli operai, i quali hanno iniziato a scavare senza alcun preavviso per noi abitanti della zona, ci dicono trattarsi di un intervento per l’installazione di un palo della luce. Dato il notevole dispiegamento di mezzi e pale meccaniche, la questione, però, non sembra tornare. Decidiamo, allora, di leggere attentamente le autorizzazioni esposte fuori dal cantiere e, così, abbiamo modo di scoprire che lì, a poche decine di metri dalle nostre abitazioni, verrà installata, con ogni probabilità, una grande antenna gestita da alcuni noti operatori della telefonia.

Ci siamo dunque subito mossi con il nostro amministratore, il quale, prontamente, ha richiesto un accesso agli atti in Comune. Ci è stato risposto che per poterli avere è necessario attendere almeno trenta giorni, quando, ormai, l’antenna sarà probabilmente già innalzata. Noi cittadini siamo molto preoccupati per la nostra salute, per l’impatto ambientale e paesaggistico che una simile opera produrrà sul nostro quartiere, con conseguenze molto significative sul valore dei nostri immobili e sulla qualità della vita nella zona.

Non c’erano dei luoghi più adatti, più isolati, dove installare un’antenna di questo genere? Anche se tutto è in regola, anche se “nero su bianco” ogni cosa è fatta come si deve, dove sta il rispetto per noi cittadini? Ben venga il progresso, ma resta anche una forte preoccupazione.

Oreste Orvelli e altri condomini del Residence La Corte di Rovato