Nasce a Orzinuovi la Comunità energetica, una realtà che accomuna e aggrega cittadini, enti locali e imprese con l’obiettivo di produrre e autoconsumare energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, prevalentemente fotovoltaico e biomasse. Vi potranno aderire cittadini, piccole e medie imprese, enti e amministrazioni locali che condividono impianti per produrre, scambiarsi e consumare energia rinnovabile, decidendo insieme come utilizzare l’energia in eccesso.

“E’ un passaggio importante e ritengo sia una partita da giocare – ha spiegato l’assessore al Patrimonio Luca Bulla.  Approvare la comunità  energetica significa aderire ad un cambiamento che crea valore per la nostra comunità. Ci sono vantaggi diversi: ambientali, perché si sfrutta l’energia proveniente da fonti rinnovabili ed  economici, perché si consente un risparmio in bolletta alle famiglie grazie all’autosufficienza energetica. Il percorso è fatto di alcuni step, questo è il primo. Ho chiesto ai consiglieri Michele Scalvenzi e  Nello Caldarese di con cui ho già scambiato opinioni in passato al riguardo, la disponibilità a collaborare. Ringrazio anche il sindaco di Rudiano, esperto nel settore, che  si è prestato per una consulenza al riguardo”. L’invito  a partecipare all’iniziativa è stato accolto di buon grado dai consiglieri Scalvenzi e Caldarese: “Il tema è all’ordine del giorno in tutta Italia – hanno detto. Avremmo preferito partire prima con questo discorso. Il 6 maggio dello scorso anno avevamo sollecitato il sindaco e la giunta per la costituzione di un tavolo congiunto sull’argomento, dopo che avevamo saputo dell’interesse verso la questione da parte dell’amministrazione comunale,  che aveva avviato un’interlocuzione con Cogeme e il sindaco di Rudiano”. Critica mossa anche dal consigliere Ambrogio Paiardi: “Avremmo preferito essere maggiormente coinvolti sulla questione, come vi avevamo chiesto, ci sentiamo un po’ esclusi dai progetti principali riguardanti il nostro paese. Questo però è il momento giusto per stipulare il nuovo patto della Comunità energetica e bisognerà lavorare anche a livello culturale perché il problema dell’energia accompagnerà anche le generazioni future”. 

Il prossimo step riguarderà la verifica degli edifici comunali e privati e delle imprese disponibili a produrre e ricevere energia e in seguito partirà l’iter organizzativo. Silvia Pasolini