Che si debba lavorare in rete è oramai opinione diffusa. Non solo da ora, che oltre un anno siamo ai «quasi arresti domiciliari», ma da prima, praticamente da quando si è capito che l’unione fa la forza.
Vale (quasi) dappertutto; e ovviamente vale anche per la cultura, soprattutto quando si ha a che fare con i musei. Gli esempi non mancano: citiamo il Museo diffuso del Risorgimento veronese, che, se non andiamo errati (e se è così chiediamo scusa), realizzato grazie all’unione di dieci e più Comuni, compie 10 anni.
Poteva, una città come Montichiari, che giustamente va fiera del suo ruolo e della sua storia, non seguire le fortunate orme di chi, grazie alla rete, ha fatto cose egregie?
Certo che no.
Infatti, l’amministrazione comunale ha approvato un protocollo d’intesa per la definizione e la finalizzazione di azioni condivise al fine di costituire il MUdRI, acronimo che sta per Museo diffuso del Risorgimento”.
Sentiamo i particolari dell’operazione dalle parole del sindaco Marco Togni: «Come è noto, nella nostra città è presente, fin dal 1934, per volontà dell’allora podestà Mario Baratti, il Museo Storico del Risorgimento, ampliato nel corso degli anni e dedicato al compianto maestro Agostino Bianchi.
Uno spazio nel quale sono conservati cimeli, divise, oggetti, testimonianze delle tre guerre d’indipendenza e delle due guerre mondiali tra cui cinque rarissimi apparecchi stereoscopici».
L’edificio, gli fa eco il vicesindaco Angela Franzoni, «è parte integrante del sistema museale di Montichiari Musei e si presta a visite rivolte in particolare alle scuole per i suoi contenuti didattici, con percorsi ad hoc.
Ecco perché aderiamo volentieri a questa nuova iniziativa, che vede come capofila la provincia di Mantova e l’adesione di una trentina di Comuni dei comprensori provinciali di Brescia, Mantova e Verona, ma anche di numerose associazioni e istituti, al fine di mantenere vivi nelle giovani generazioni i valori risorgimentali nonché potenziare il flusso turistico e culturale verso la nostra città».
«Dare risalto al Museo del Risorgimento tramite il MUdRI – dicono all’unisono sindaco e vicesindaco -, significa, in ultima analisi, risco-prire quell’importante e fondamentale periodo per la storia d’Italia, poco conosciuto al di là di specifiche ricorrenze, e contribuire a restituire a Montichiari il giusto posto tra le realtà locali più importanti del tempo».
MT Marchioni