Regione Lombardia ha promosso nel corso del 2020 il Bando di finanziamento «Programma regionale per interventi territoriali a salvaguardia della biodiversità – Life Gestire 2020», che prevede finanziamenti, in capitale a fondo perduto, rivolto agli Enti gestori dei siti della Rete Natura 2000 per concorrere al mantenimento dell’ambiente naturale e della biodiversità.

Il Parco Oglio Nord ha valutato fosse possibile redigere una progettualità inerente alla Z.S.C. (Zona Speciale di Conservazione) IT20A0019, che ricomprende il territorio della Riserva Naturale delBosco di Barco, situata nei Comuni di Orzinuovi (BS) e Soncino (CR), mirata alla tutela dei querceti. Il progetto, attraverso azioni di riqualificazione dei boschi e di piantumazioni, mira a ricostruire ambienti adatti alla conservazione di boschi di pianura che ospitino insetti xilofagi, un’avifauna diversificata ed i pipistrelli. Il progetto è stato presentato e successivamente finanziato da Regione Lombardia, per un importo pari a 44.850,00 €. Le attività progettuali mirano alla riduzione dei tempi di rinnovamento naturale del bosco e al migliore sviluppo di arbusti e alberi adatti all’area, attraverso l’asportazione degli alberi schiantati in seguito al verificarsi degli eventi meteorologici calamitosi occorsi nell’estate del 2019, prevedendo nuove piantumazioni e rinnovamenti sottochioma (al di sotto di alberature esistenti) al fine di ottenere boschi plurispecifici, ovvero formati da diverse specie, con un maggior grado di biodiversità vegetale. L’elevata presenza di tronchi al suolo compromette il naturale rinnovamento del bosco, definendo una situazione per cui la ricolonizzazione del suolo da parte del bosco impiegherebbe parecchi anni, determinando conseguenze negative sugli ecosistemi e sugli organismi di pregio naturalmente presenti all’interno dell’area. Gli interventi interessano complessivamente un’area di 4 ettari, interamente ricompresa all’interno della Riserva Naturale del Bosco di Barco, il taglio e l’asportazione dei tronchi schiantati non verrà eseguita omogeneamente su tutta la superficie, bensì si concentrerà nelle aree maggiormente soggette a schianti. Tali interventi, definiti sulla base delle indicazioni contenute nei protocolli redatti in materia di gestione naturalistica delle foreste da ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura ed alle Foreste), mirano alla riduzione delle naturali tempistiche di ricolonizzazione del soprassuolo da parte del bosco, accelerando di fatto lo sviluppo dello stesso.

A fronte dei tagli effettuati verranno realizzate diverse cataste faunistiche costituite dai tronchi sovrapposti. Queste aree costituiscono un habitat di fondamentale importanza per gli insetti saproxilofagi, che si nutrono appunto di legno morto oltre che per numerosi altri invertebrati e micromammiferi che trovano rifugi al loro interno.