L’Istituto superiore Don Milani di Montichiari è all’avanguardia in parecchi settori. In uno di questi, l’utilizzo degli spazi interni, è di certo in pole position, con idee innovative che fanno bene alla didattica. Ora al Don Milani hanno fatto il passo successivo, prendendo in considerazione gli spazi esterni. Particolare non secondario: questi spazi esterni sono stati pensati direttamente dagli studenti.

Prima di entrare nello specifico spendiamo due parole sull’importanza degli spazi nell’azione didattica. Se vi capita tra le mani, provate a guardare una foro di un’aula scolastica di 50/60 anni fa e confrontatela con un’aula moderna (soprattutto pre Covid). Certo cambiano i banchi, che non sono più di legno con posti abbinati per due alunni. Cambia la lavagna, che non è più di ardesia nera appesa al muro. Cambia la cattedra, che non è più sulla predella o qualcosa del genere.

Cambiano alcune cose, insomma, ma la sostanza è ancora quella. In molte scuole, la struttura delle aule è quella di 50/60 anni fa. Eppure in 50 e passa anni di acqua sotto i ponti ne è passata: tra gli alunni di allora e i nostri ci sono di mezzo parecchie generazioni; la didattica ha fatto balzi in avanti; l’avvento dei computer prima, e di Internet poi, ha rivoluzionato non solo il modo di fare scuola, ma la scuola stessa.

Paradossalmente, a fronte di queste vere e proprie rivoluzioni, in molte scuole le aule sono rimaste le stesse. Peraltro, col passare degli anni s’è avuta sempre maggior consapevolezza del fatto che, in un’azione didattica veramente efficace, gli spazi giocano un ruolo determinante. C’era l’esigenza, insomma, anzi, la necessità, di ripensare gli spazi della didattica.

E’ quello che ha iniziato a fare il Don Milani qualche anno fa con l’applicazione della Dada, acronimo che sta per Didattiche per ambienti di apprendimento: una radicale innovazione pedagogico–didattica e organizzativa che ha l’obiettivo di coniugare l’alta qualità dell’insegnamento con la funzionalità organizzativa di matrice anglosassone. Una delle innovazioni, di certo la più «visiva», è che, al cambio dell’ora, sono gli studenti a spostarsi da un’aula all’altra.

Ora, dicevamo, l’istituto superiore guidato da Claudia Covri sta cercando di fare un altro passo in avanti, guardando agli ambienti esterni. Nelle scorse settimane, infatti, sono stati inaugurati gli spazi esterni, peraltro arredati con le idee degli studenti: giardini attrezzati con isole, di tavoli e panche, dove sedersi per apprendere e dialogare. L’obiettivo è semplice e dichiarato: abitare il giardino.

Da segnalare che, oltre all’aiuto di alcune aziende locali, per questo progetto il Don Milani ha ottenuto la condivisione e il contributo della Provincia di Brescia, da sempre favorevole alla didattica all’aperto. Anche perché, come ha detto il consigliere provinciale Filippo Ferrari, «il Coronavirus ha dimostrato  l’importanza di sfruttare gli spazi esterni». MTM