Civico 34 è un’offerta di servizi residenziali in ottica di co-housing rivolto a persone maggiorenni con disabilità o altre fragilità che scelgono, in accordo e collaborazione con le loro famiglie, di intraprendere un percorso verso l’autonomia.
Il contesto
Civico 34 è un progetto di co-residenza innovativo, con sede a Vighizzolo in via S.Lucia 34, che intende radicarsi sul territorio, con la finalità di rispondere alle preoccupazioni legate al tema del “Dopo di noi” delle famiglie delle persone con disabilità favorendo sia percorsi di autonomia sia forme di socialità informale coinvolgendo la comunità locale, rappresentata da associazioni di territorio, vicini di casa, personale educativo e specialistico, volontari e tutti coloro che accompagnano l’esperienza dei co-residenti.
La nostra idea di abitare
Civico 34 nasce dall’idea che la casa non è solo un luogo dove si mangia e si dorme, ma anche il luogo in cui si svolge la propria vita privata e si ricerca la libertà e la felicità individuale.
La dimensione della casa corrisponde ad uno spazio/tempo, ospitale e solidale, che si prende cura della persona, del suo rapporto con gli altri e costituisce un posto da dove andare e tornare, vale a dire uno spazio da cui allontanarsi per esplorare altri luoghi.
Per noi “abitare” significa avere dei vicini, tenendo quindi presente anche la rete di amici e conoscenti che sta al di fuori della propria dimora.
La nostra convinzione è che l’unica alternativa possibile per poter pensare una proposta di abitare di persona con fragilità pensando ad una vita autonoma, presuppone la presenza di una rete a maglie strette, in grado di supportare e reggere una richiesta così densa.
Civico 34: casa o servizio?
Non è né casa né servizio.
Non è casa perché c’è la presenza costante del supporto educativo, che si alterna per dare supporto nelle aree di vita in cui si evidenziano le fragilità, rispettando le scelte e le preferenze delle singole persone.
Non è servizio perché a differenza dei servizi standard, la sfida educativa di Civico 34 è proprio quella di riconoscere in ogni momento l’individualità della persona con disabilità, la sua dimensione, il suo processo di abitare fuori casa, il suo essere persona adulta, andando oltre le fragilità.
Gli spazi
A Civico 34 la condivisione di spazi e tempi è una scelta: ognuno dispone di un appartamento (mono, bilocale o trilocale, da solo o in convivenza) coerente con le proprie esigenze e in cui poter esercitare il diritto alla privacy; contestualmente, all’interno dell’edificio, vi è una zona relax comune (con cucina e salottino) in cui è presente l’educatore e nel quale è possibile ritrovarsi.
Sperimentazione in corso
I primi inserimenti negli spazi sono iniziati ad aprile 2021, tuttavia il lavoro di programmazione, coinvolgimento e informazione delle famiglie è iniziato già negli ultimi mesi del 2020.
L’attività con le famiglie ha riguardato sia aspetti tecnici come l’informazione sulla normativa regionale sul tema del Dopo di noi (Legge 112/2016), che privilegia esperienze di residenzialità, sia aspetti legati al sostegno e all’accompagnamento emotivo finalizzato ad infondere fiducia e consapevolezza rispetto all’avvio del servizio e all’opportunità di una sperimentazione reale e concreta di vita indipendente.
Cooperativa
La Sorgente