Si festeggia il 9 febbraio Sant’Apollonia, martirizzata circa nel III secolo, ad Alessandria d’Egitto. La tradizione vuole che, a causa della sua conversione al cristianesimo, prima di buttarsi nel fuoco piuttosto che subìre ulteriori violenze sia fisiche che morali, le siano stati strappati tutti i denti. Per questo viene raffigurata con una tenaglia in mano, che stringe un dente. Divenne quindi patrona dei dentisti, invocata contro il mal di denti e contro le malattie della bocca.  A Montichiari e in generale in Lombardia, è tuttora consuetudine, in onore della santa, far mettere ai bambini sotto il cuscino o su un piattino, i dentini da latte che man mano cadono: di notte la santa verrà a prendere ogni volta il dentino e lascerà in cambio qualche moneta.  È una simpatica tradizione da tramandare, come tutte le altre che riguardano sante che, soprattutto ai più piccoli, portano doni in varie ricorrenze o per consolarli da perdite, come nel caso di Sant’Apollonia. Da alcuni bimbi la perdita di ogni dentino è vissuta con dispiacere, mitigato appunto dalla sorpresa del regalino. Simpaticissimi e piuttosto rudimentali in qualche caso i modi per togliere i dentini da latte che dondolano: bambini che hanno talmente paura da tenere ogni dente quasi a penzoloni finché proprio non cade da solo; altri più coraggiosi che se li tolgono da soli; altri ancora che se li fanno togliere con fiducia da un familiare adulto. Si racconta però di casi estremi, in cui si è dovuto legare con del filo resistente il dentino, magari legando il capo opposto alla maniglia di una porta, per riuscire con una tirata decisa a strapparlo, con urla esagerate; genitori che hanno dovuto rincorrere per casa il bambino molto pauroso, con notevole dispendio di forze e di pazienza prima di portare a buon fine l’impresa!! Tra capricci e pianti, o coraggio, il risultato è sempre ogni volta una simpaticissima ulteriore finestra in bocca, che fa tanta tenerezza. Peripezie per i denti per tutta la vita: quando spuntano da neonati causano disturbi e malesseri, febbre, fastidiosissimo prurito alle gengive, problemi al pancino; quando dopo qualche anno cadono oltre ai piccoli traumi che possono causare, c’è il timore che ne crescano di nuovi non perfettamente allineati nei piccoli spazi dei precedenti, con la necessità poi di costosi e fastidiosi apparecchi dentali. Crescendo poi, tra carie e problematiche varie, curarli o sostituirli è causa di dolori fisici e per il portafoglio non indifferenti. Una volta già da giovani molti erano già sdentati, perché c’era l’abitudine, invece di curarli, di risolvere il problema togliendoli. In molti casi quando rimanevano in bocca pochi superstiti, il rimedio erano dentiere mobili o, purtroppo, per mancanza di possibilità economiche o per paura del dentista, (ancor oggi una delle paure più diffuse) molte persone preferivano rimanere completamente senza denti. Le gengive, a lungo andare, si indurivano talmente tanto da permettere la masticazione anche di cibi non troppo morbidi. Ora perlomeno, seppur i costi rimangano non alla portata di tutti, le protesi fisse sono un ottimo sostituto dei denti naturali…ma sant’Apollonia agli adulti purtroppo non porta alcun regalo per ogni dente tolto!!

Ornella Olfi