Nel quadro di un vasto progetto didattico dal titolo «Il violoncello e il Risorgimento italiano», le alunne della 4 D del Liceo Linguistico hanno invitato in aula il musicista Giuseppe Laffranchini. Violoncellista in pensione, e lonatese di nascita, il maestro si è gentilmenteprestato per una lezione, inusuale per un liceo linguistico, in cui le alunne hannocompreso quali enormi sacrifici siano necessari per ottenere certi risultati. Iltalento, da solo, non è sufficiente: ci sono voluti diversi anni per passare dallaseverità dei primi insegnanti all’esordio nell’Orchestra del Teatro alla Scala sottola direzione di Carlos Kleiber. Il maestro ha saputo tenacemente affrontare ilpassaggio dal conservatorio all’organico di una grande orchestra, per nullasemplice, superando gli ostacoli frapposti da un ambiente molto competitivo. Daquel momento sono seguiti 38 anni di carriera come primo violoncello, sotto laconduzione di celebri direttori come Abbado, Bernstein, Solti, Muti, Giulini,Pretre, Chung e tanti altri.Le alunne da un lato hanno avuto modo di comprendere dalla voce del maestro lasnervante tensione prima di ogni grande concerto e le ore di esercizio quotidianenecessarie per farsi trovare pronti; dall’altro lato hanno iniziato a prenderedimestichezza con termini tecnico-artigianali legati al violoncello del 1880 che ilmaestro ha portato con sé. La cassa costituita da una tavola armonica in legno diabete, il fondo e le fasce in acero, così come il ponticello, l’anima e la catena, ilmanico su cui è incollata la tastiera in ebano e il riccio con i piroli rendono lostrumento paragonabile a un corpo umano. Quando le sue corde vengono sfiorateda un archetto ben curato, compresi i crini di cavallo di cui è costituito, ecco che ilvioloncello mostra tutta la sua intensità espressiva.Non potevano mancare i brani esemplificativi la cui esecuzione ha evidenziato lagamma sonora e le potenzialità dello strumento. Le note di Bach, Dvorak, SaintSaens, Elgar, hanno trasformato una normale mattinata al «Don Milani» in unamattinata da ricordare a lungo.