Tra le tante cose che la pandemia ci ha fatto capire è che, anche e soprattutto nei momenti più bui, il mondo del volontariato risulta non solo utile, ma anche necessario. Pensate a quante cose belle hanno fatto i volontari in questi due anni; e pensate a cosa sarebbe accaduto se tutto questo non ci fosse stato.

Ci riferiamo, ma sono solo alcuni esempi, ai volontari impegnati al centro vaccinali, a quelli che hanno fatto da supporto al personale dei vari Comuni, a quelli che si sono presi la briga di dare una mano (e non solo quella) alle tante, tantissime persone che, soprattutto a causa del virus, ma non solo, si sono trovate in una situazione di indigenza tale da non riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena.

Tra questi ultimi un posto di tutto rilievo spetta alla Caritas, una realtà che, per usare le parole che Paolo VI usò nel 1972, «è l’organismo pastorale, espressione originale della Chiesa particolare, con il compito di animare le comunità ecclesiali al senso di carità verso le persone e le comunità in situazione di difficoltà e al dovere di tradurlo in interventi concreti».

Bellissime parole, che annunziano altrettanto bei concetti. Però, affinché tutto questo possa divenire realtà, non bastano le buone intenzioni, né la passione che i volontari da sempre mettono nella loro preziosa opera quotidiana. Servono anche dei soldi, perché col nulla è difficile fare qualcosa.

Consapevole dell’importanza del lavoro svolto dalla Caritas (anche e soprattutto in questi anni segnati dalla crisi dovuta alla pandemia), l’amministrazione comunale di Manerbio ha pensato bene di rinnovare il patto con la Caritas parrocchiale, che si occupa di dare sostegno alle persone più fragili e deboli.

Ecco allora che, su iniziativa dell’assessore ai Servizi sociali, che ha competenza di queste cose, la giunta comunale di Manerbio ha deliberato uno stanziamento ad hoc per la succitata Caritas parrocchiale: 15.000 euro, che per la maggior parte (10.000 e rotti) serviranno a contenere il disagio minorile, il resto per l’acquisto di generi di prima necessità. Soldi, questi, che, come hanno giustamente detto da Palazzo, potranno essere utilizzati a supporto di famiglie con minori in difficoltà.

Da segnalare che il Comune di Manerbio non è nuovo ad iniziative del genere. Basti ricordare che in un passato anche recente aveva aperto la borsa per dare altri contributi ad altre associazioni, che hanno fatto della solidarietà la loro ragione di vita. MTM