C’erano una volta i Verdi, e poi la Federazione dei Verdi: un partito politico italiano di ispirazione ambientalista, progressista e pacifista, appartenente e fondatore dell’European Green Party, l’Unione dei partiti verdi europei. Non a caso di Verdi c’erano (e a quanto ci risulta ci si sono ancora) pure in altre nazioni del nostro vecchio, caro continente.

Fatto salvo che le loro idee sono… sempre verdi, oggi questi partiti hanno perso un po’ di smalto. Non è detto che sia un male, perché, se è vero che i tradizionali partiti verdi sono un po’ in disarmo, è anche vero che, forse proprio grazie al lavoro che queste realtà hanno portato avanti nel corso degli anni, la sensibilità nei confronti dell’ambiente è diventata un patrimonio comune. Diciamo che, più che di «partiti verdi», è il caso di parlare di persone che, pur avendo esperienze e visioni diverse del mondo, si trovano unite nel segno dell’ecologia. Insomma: da esperienza politica, la sensibilità nei confronti dell’ambiente e del verde è diventata un patrimonio di tutti.

Sono sempre più, infatti, le persone che, direttamente o indirettamente, sentendosi in dovere di dare il loro contributo concreto all’ambiente, si mettono a disposizione non solo per cercare di sensibilizzare la comunità nei confronti della Terra che ci ospita, ma anche, se necessario, per fare qualcosa di pratico e concreto, come ad esempio avere cura del verde.

Una dimostrazione di tutto questo arriva dalla neonata Associazione dei Volontari del verde Santa Lucia, che s’è recentemente costituita a Manerbio. L’obiettivo di questi volontari è chiaro e dichiarato: prendersi cura del verde e sensibilizzare le persone nei confronti dell’ambiente.

In verità questi volonterosi volontari non sono nuovi a imprese del genere. Questa nuova realtà, infatti, è nata dalla trasformazione (per questioni prettamente burocratiche legate alla normativa) della vecchia associazione «Volontari del verde», che in sostanza s’è data una nuova veste. Nuova veste che non ha minimamente intaccato la voglia di fare di queste persone, che erano e ancora sono intenzionate a tutelare l’ambiente, prendersi cura di parchi e spazi verdi e cose del genere, così da rendere la città di Manerbio decisamente più a misura d’uomo.

Questo è il sacrosanto e lodevole impegno dell’Associazione dei Volontari del verde Santa Lucia, che, essendo cosa buona e giusta, si spera diventi più contagioso della variante Omicron del virus. In effetti, se qualcuno volesse seguire l’esempio di questi volontari, le porte sono aperte: di lavoro da fare ce n’è, e anche un singolo contributo è prezioso. MTM