È un ben triste primato quello che si è aggiudicata Montichiari in quest’estate 2023: da un’indagine nazionale condotta dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, finanziata dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la nostra città si è piazzata al secondo posto (dopo la città di Pescara) per consumo di cocaina a livello nazionale. L’indagine è stata compiuta in modo innovativo analizzando le acque reflue e le tracce presenti nelle fogne urbane in un periodo di tempo che va dal 2020 al 2022. Le sostanze stupefacenti che sono state maggiormente rinvenute a livello nazionale sono state la cannabis e i suoi derivati (51 dosi al giorno ogni 1000 abitanti), la cocaina (11 dosi), l’eroina (3 dosi), le amfetamine, l’ecstasy, le metamfetamine e le nuove sostanze psicoattive (tutte con dosi pari o inferiori a 0,1 dosi al giorno ogni 1000 abitanti). Se per la cannabis a “salire sul podio” sono state le città di Nuoro, Bologna e Fidenza (seguite da Cagliari, Trento e Trieste), è proprio Montichiari a piazzarsi invece seconda per consumo di cocaina con oltre 20 dosi al giorno ogni 1000 abitanti. A precederla, come già ricordato, solo Pescara mentre al terzo posto si piazza Venezia. «L’analisi delle acque reflue – ha dichiarato Sara Castiglioni capo del laboratorio di Indicatori Epidemiologici Ambientali del Mario Negri – è stata sviluppata dal nostro Istituto nel 2005. Grazie al Dipartimento Politiche Antidroga siamo stati in grado di applicare questa metodologia, per la prima volta, anche in Italia a livello nazionale dal 2010 e si di creare una rete di rilevamento che ha incluso 33 città di 20 regioni. La metodica analizza i residui metabolici delle sostanze stupefacenti nelle acque urbane arrivate ai depuratori, per stimare le sostanze che vengono consumate dalla popolazione» A commentare i dati della ricerca, però, ci ha pensato anche il Primo Cittadino: «Il dato emerso dall’indagine epidemiologica e statistica effettuata dall’Istituto Mario Negri – ha sottolineato il Sindaco Marco Togni –  fa nascere in me parecchie domande. Mediaticamente si è portati a fare una classifica e far svettare Montichiari ai primi posti in Italia ma il campione, riferito a soli 33 comuni in tutta Italia su ben 7.901 (solo lo 0,41%), è abbastanza tendenzioso. Mettere poi a confronto Montichiari con città molto più grandi lo è ancora di più quando capoluoghi di provincia (la stessa Brescia) ne sono esclusi. Sono certo che analizzando altre realtà italiane, le classifiche cambierebbero molto. La nostra Amministrazione comunale comunque non è mai stata coinvolta. L’Istituto Negri infatti si è rivolto direttamente al gestore del depuratore. Mi piacerebbe conoscere più approfonditamente la metodologia di campionamento, di analisi e di statistica. Ad esempio, i prelievi sono stati fatti di sabato e domenica quando a Montichiari erano presenti solo i suoi abitanti o durante la settimana quando gente di altri Comuni si è recata a lavorare a Montichiari? Invito a prendere molto con le pinze questa ristretta classifica perché si rischia di far passare un messaggio sbagliato su Montichiari. Rimane la certezza che la droga circola ampiamente in tutta Italia e che sia una piaga, non è una novità e non sorprende come altrettanto che sia presente in maniera massiccia anche sul nostro territorio».

Marzia Borzi