Protagonista al Festival di Sanremo 2022 dove è giunto terzo e pronto a condurre con Amadeus l’edizione di quest’anno l’immarcescibile Gianni Morandi a Montichiari è ricordato dai più anziani non solo per la sua ugola d’oro che ha fatto cantare mezzo mondo, ma anche per un curioso episodio, un innocuo furto di…ciliegie. Sì, proprio così: tutto accade il 24 maggio 1968, così narrano le cronache del Giornale di Brescia dell’epoca a firma di Santi Soldi, quando, reduce da una serie di concerti all’Eib di Brescia inaugurato solo l’anno precedente, l’artista, ormai già noto al grande pubblico nonostante la giovane età e che proprio quell’anno sbanca Canzonissima con “Scende la pioggia”, si trova a transitare per il nostro paese. All’altezza del bar trattoria Maragoncello di Vighizzolo deve essersi “ingolosito” dei frutti di un ciliegio che sorgeva nei pressi così, sceso con alcuni compagni dalla “Giulia”, eccolo avvicinarsi ad esso per cogliere le primizie. Non ha però fatto i conti con l’oste o meglio con l’ostessa Luciana che, burbera e decisa, è già pronta a redarguirlo a dovere se non che un tarlo le si insinua nella mente: “Scusate – balbetta un poco confusa rivolgendosi ad alcune persone di passaggio – ma quello che c’è sulla pianta a mangiare ciliegie non è…non è il ‘signor’ Morandi”? Vistosi preso di mira, il cantante con un balzo felino dei suoi scende dall’albero ed è pronto a porgere tutte le scuse del caso, ma non ce n’è bisogno perché la titolare gli evita la ramanzina (del resto, non è uno qualunque, deve aver realizzato), ma lo invita per contro ad entrare nel bar dove vengono serviti a lui e ai suoi amici panini e un mazzo di carte. L’episodio curioso, rimasto negli annali, sarebbe finito qui se non che poco dopo proprio un gruppo di ragazzine (oggi le chiameremmo fan o groupies) reduci dal suo concerto ed entrate al Maragoncello per rifocillarsi  si trovano di fronte proprio lui, il loro mito. Urla, schiamazzi, grida di entusiasmo, isterie collettive e il povero Gianni con i compagni al seguito, dopo aver saldato il dovuto, è costretto a levare le ancore per non finire assediato e passarsela quindi decisamente peggio rispetto all’episodio di prima: con la portiera della “Giulia” aperta e pronta a sgommare, via di corsa verso un posto più tranquillo. Dramma e pianti delle ragazzine che vedono svanire il bel cantante e all’ostessa non rimane altro da fare per chiudere la vicenda che inventarsi di sana pianta un “ritorno” di Morandi per quella sera, giusto per mettere a tacere quella folla urlante. E non si ritorna più
Ma se si potesse, sai
io ricomincerei…”.

Federico Migliorati