È sempre una vera festa il concerto che ogni anno, il sabato precedente al giorno di Natale, la Banda cittadina Carlo Inico regala ai monteclarensi, e immancabilmente il Teatro Bonoris si riempie per dimostrare affetto e vicinanza al Maestro Massimo Pennati e ai suoi musicisti che si impegnano quasi quanto i professionisti delle sette note. 

Anche lo scorso dicembre non sono mancate le emozioni, scaturite dal vasto repertorio proposto, ma anche da alcune iniziative “a sorpresa” che hanno reso omaggio a due protagonisti della città.

Come sempre ad Alberto Pini è spettato il compito di presentare i vari brani muovendosi con la consueta agilità sul palcoscenico. 

Due le parti in programma: nella prima sono stati eseguiti brani creati per banda, con pezzi di Rossini, Hautvast, Pusceddu, Johnson e Walters, nella seconda sono andati in scena soprattutto pezzi originariamente pensati per orchestra sinfonica e poi riarrangiati per banda (Rossini, Ofburg, Petrillo) e, a chiudere, medley natalizio e bis con l’immarcescibile Marcia di Radetzky, insuperabile valzer di Johann Strauss senior che sa sempre incantare con il suo ritmo percussivo. 

Durante l’intervallo il presidente della Banda Francesco Badalotti ha consegnato una targa di riconoscenza a Giuseppina Bellandi (nella foto) numero uno della Conferenza San Vincenzo di Montichiari. Nella motivazione si legge: “La signora Bellandi ha messo le sue doti, la sua generosità e disponibilità sempre presenti, concrete e silenziose al servizio degli altri operando prima nelle scuole speciali poi come insegnante sul nostro territorio e in seguito con la San Vincenzo promuovendo azioni di sostegno a quanti necessitavano”

“Ammetto di essere confusa e ringrazio chi ha pensato a me per questo premio – ha detto la vincitrice, commossa e visibilmente emozionata – e lo dedico idealmente a tutte quelle persone che in questi anni sono passate tra le nostre mani e a quelle che continuiamo a sostenere.  

È bello vedere che chi è stato aiutato, oggi è in prima fila nell’aiutare a sua volta gli altri”

Nel suo breve intervento il sindaco Marco Togni ha parlato di “cose incredibili che si possono realizzare con solo sette note e stasera lo stiamo verificando. 

Non tutti i paesi hanno un teatro e una banda come li abbiamo noi a Montichiari: per un sindaco tutto ciò è motivo d’orgoglio. 

Mi auguro che il nuovo anno, nonostante i momenti difficili, rechi soddisfazione a tutti”. C’è stato spazio anche per un riconoscimento, con relativa standing ovation, tributato ad Antonio Tosoni, il più longevo musicista della Carlo Inico in attività che con il suo bombardino è in servizio da ben 60 anni. 

Un ultimo fragoroso applauso, infine, è stato riservato alla Banda, interprete dal 1910 della monteclarensità e genuina istituzione al servizio della musica e della cultura.  

Federico Migliorati