Il Museo archeologico Past non è solo una consistente gipsoteca che documenta la lunga e importante storia di Montichiari, ma sempre più si presta a rappresentare una struttura fondamentale per ricerche e approfondimenti, grazie soprattutto al lavoro che da oltre 30 anni è promosso dal Gruppo archeologico monteclarense (Gam) presieduto da Paolo Chiarini che è anche direttore della struttura museale. La studentessa Chiara Galoforo, per esempio, ha potuto usufruire del Past per la preparazione della sua tesi di laurea triennale nell’Università degli Studi di Verona: nei mesi scorsi, dopo l’autorizzazione dalla Soprintendenza ABAP di Bergamo e Brescia, la laureanda ha curato lo studio e la pubblicazione del materiale protostorico raccolto nel corso di ricognizioni di superficie condotte dal Gam a Poncarale, Flero e San Zeno Naviglio, e conservato in archivio. Un’attività utile anche al museo è stata quella realizzata da Rossana Borroni nell’ambito di una stage in corso presso la Soprintendenza la quale si è occupata di inserire nel sistema informativo RAPTOR i dati relativi ai siti archeologici conosciuti sul suolo monteclarense. “Raptor – spiega Chiarini – è l’acronimo di Ricerca Archivi e Pratiche per la Tutela Operativa Regionale e nasce dall’idea di avere a disposizione un sistema informativo versatile che consenta di rispondere alle diverse esigenze quotidiane dei funzionari archeologi della Soprintendenza gestendo in una struttura unitaria ed integrata la parte burocratica e quella topografica grazie a un geodatabase. L’accesso diretto al sistema consentirà la consultazione secondo parametri definiti e ristretti da parte di utenti esterni, con particolare attenzione agli enti pubblici”. Ma non è tutto perché al Past sono ritornate le scuole, dopo il periodo della pandemia. in particolare nel mese di marzo due classi della primaria di Remedello hanno partecipato con i loro insegnanti al laboratorio di “Apprendista archeologo” tenuto dal personale di Montichiari Musei; nei giorni successivi anche alcuni alunni dell’Istituto “Don Milani” hanno potuto fruire di una visita guidata nell’ambito del progetto “Competenze per competere” che prevede un corso riguardante il patrimonio artistico di Montichiari e le potenzialità turistiche del territorio. L’archeologia, dunque, è una disciplina che sta vivendo un felice periodo di ripresa come dimostrano anche i “numeri” sfoggiati dal Past: il museo dalla primavera 2020 ha lanciato a cadenza periodica 17 video sui ritrovamenti effettuati e promossi sui social Facebook e Instagram. “I dati di penetrazione e di riscontro di interesse sulla Rete – afferma ancora Chiarini – sono eloquenti riguardo alla validità e alla capacità delle nostre iniziative di suscitare l’attenzione dell’utente amante dell’archeologia e della ricerca storica territoriale. Negli ultimi due mesi abbiamo registrato più di 180 mila visualizzazioni e 91 mila interazioni e la nostra pagina Facebook può contare su oltre 10200 followers: siamo, di fatto, la realtà culturale monteclarense più seguita in Rete. Ci tengo a precisare che i video servono da supporto ai programmi scolastici in tema di storia locale, vogliono contribuire a fornire agli abitanti delle nostre zone elementi necessari per costruire una coscienza identitaria storica e, inoltre, contribuiscono non poco a migliorare l’immagine della comunità monteclarense presso il navigatore digitale e ciò senza limiti di distanza”. Tra le tematiche affrontate nell’ultimo periodo una è relativa alla villa rustica romana (risalente al I-V secolo d.C.) scoperta sul Monte del Generale dal Gam nella tarda primavera del 1996. Il video online consente di visualizzare le dimensioni, la forma, gli elementi architettonici, la pavimentazione del complesso. Resta infine sempre d’attualità il recupero di San Giorgio Alto, sito che ormai da anni permane in uno stato di abbandono con parte della copertura ormai completamente squarciata: la necessità di un intervento è stata sottolineata a più riprese e reiterata nella recente conferenza stampa che ha visto riuniti al Past l’assessore alla Cultura Angela Franzoni, il consigliere regionale Claudia Carzeri, lo stesso Chiarini e gli archeologi Dario Gallina e Luca Arioli in occasione della presentazione del video sulla villa rustica romana.

Federico Migliorati