Castello Bonoris, una delle realtà di cui Montichiari e i monteclarensi possono menare vanto, ha ricominciato a «vivere» a pieni giri, con le visite, il Maggio Monteclarense, i fuochi d’artificio. E i turisti hanno ricominciato a mettere Montichiari e il vecchio maniero nei loro percorsi.

Semmai avessimo dovuto trovare a tutti i costi una falla, riguarda gli spazi dedicati ai bambini. Pensate a come sarebbe stato bello poter mettere dei giochi nel grande parco che, progettato dall’architetto Giuseppe Roda agli inizi del XX Secolo, fa da splendida cornice al castello. Purtroppo, o forse per fortuna, un vincolo artistico e paesaggistico non consente di piantare giochi nel parco. Tutto perduto, allora? Niente affatto: nelle settimane scorse, infatti, nel parco di Castelo Bonoris è stata inaugurata la Piccola Biblioteca, uno spazio ad hoc espressamente dedicato ai più piccolo e alle loro famiglie.

«Il progetto – ha infatti detto l’assessore alla Cultura Angela Franzoni – ha il dichiarato obiettivo di far rivivere il parco del castello, ma anche di promuovere il contatto con la natura, ovviamente nel rispetto dell’ambiente».

L’iter che ha consentito di ottenere questo risultato è stato lungo. Tanto per dire, sono serviti un paio d’anni per ottenere le autorizzazioni necessarie dalla Soprintendenza. E poi, e soprattutto, s’è dovuto pensare a una «struttura» che non avesse fondazioni invasive. Per questo è stata scelta una casetta in acciaio e vetro, che è stata semplicemente «appoggiata» in un angolo ombreggiato del grande parco. Proprio le ampie vetrate danno una grande luminosità alla casetta, che peraltro può contare, all’esterno, su un grande tavolo con annessi sgabelli, che stanno bene e fanno sempre comodo.

Come spesso accade in questi casi, il progetto (a cura di Paolo Boifava, Flavio Vida e Ilaria De Mario) è stato possibile grazie a una sinergia tra amministrazione comunale, Montichiari Multiservizi e Ufficio tecnico comunale. Con l’aiuto dei privati. Infatti, i 12.000 euro necessari sono stati sostenuti anche e soprattutto da Bcc Garda, ma anche da

Fondazione conte Gaetano Bonoris e Nyfil srl. Senza dimenticare gli studenti del Don Milani, che all’inizio si sono presi la briga di accogliere i bambini e le loro famiglie.

Il futuro della Piccolo Biblioteca? Contribuire a tener vivo il castello e il suo parco, anche con attività didattiche, presentazione di libri, momenti conviviali ed altro ancora.

MT Marchioni