In un altro articolo, che appare su questo numero di Paese Mio, raccontiamo nel caos in cui, per colpa del governo, che non dà indicazioni precise, a pochi giorni dell’inizio delle lezioni, naviga la scuola italiana.

Per fortuna, nonostante le contraddittorie direttive che arrivano dal Ministero, nei vari Comuni ci sono le amministrazioni locali, che, insieme con la scuola (dirigenti, docenti etc), con tanto buon senso, ma con altrettanti pochi mezzi, stanno cercando di metterci una pezza.

A Montichiari, ad esempio, come del resto in molti altri Comuni di buona volontà, buona parte della soluzione al problema è passata e passa attraverso l’edilizia scolastica. 

Questo vuol dire che, in tutta fretta, l’amministrazione comunale ha dovuto attrezzarsi per fare quegli interventi, che qualcuno ha definito di «edilizia leggera», grazie ai quali garantire il distanziamento, quindi la sicurezza, degli studenti in classe. Vele la pena di ricordare che (almeno per il momento, ma le regole potrebbero cambiare, cosa che è già accaduta più volte…), i protocolli anti-Covid stabiliscono che ogni alunno deve avere uno spazio di 1,8 metri quadrati.

In pratica, come ha avuto modo di spiegare e l’assessore alla Pubblica Istruzione Angela Franzoni, anche ricorrendo al cartongesso, sono stati fatti interventi di frazionamento/

allargamento/sistemazione degli spazi preesistenti, così da renderli capaci ad affrontare la nuova bisogna.

Da questi interventi di «restiling» sono però opportunamente state escluse le palestre, che verranno utilizzate per le consuete attività.

In generale, diciamo che, mentre i dirigenti scolastici e i loro collaboratori avanzano proposte e idee, gli amministratori, che sono in costante contatto, valutano la fattibilità delle proposte e, laddove si può, e la cosa risulta efficace, si interviene. Un lavoro di squadra, insomma: cioè esattamente il contrario di quanto sta facendo il governo, dove, un giorno sì e l’altro pure, la Azzolina dice una cosa, il Pd le dà contro, Renzi attacca tutti e due, mentre i tecnici-esperti (?) sparano idee che a volte ti chiedi se questi abbiamo mai visto un bambino e/o siano mai stati in una classe.

Tornando a noi, vale la pena di ricordare che quelli di edilizia leggera non sono i soli interventi messi in atto per garantire un inizio delle lezioni regolare (o quasi). Infatti si dovrà, o forse solo si potrà, ricorrere anche ai «trasferimenti», con alcune classi della scuola media, che potrebbero trovare posto al Centro giovanile.

MTM