Ricordate Gianantonio Rosa? Sì, l’ex sindaco della Lega, che ha guidato il Comune di Montichiari dal 1999 al 2009, per due mandati consecutivi, per poi rimanere nella stanza dei bottoni per altri 5 anni, dal 2009 al 2014, come vicesindaco di Elena Zanola?

Che fine ha fatto? Beh, bisogna dire che, nonostante l’età non proprio da ragazzino, se la passa molto bene. Soprattutto, non ha perso il vizio di darsi da fare in favore della comunità. Infatti, da quando è uscito dalla stanza dei bottoni, è diventato prima presidente della Pro Loco, ora presidente del Centro Fiera del Garda.

L’abbiamo incontrato per scambiare con lui quattro (semiserie) chiacchiere.

Allora, sindaco (lo chiamiamo così perché certi «titoli» ti rimangono addosso a vita); allora, sindaco, gioca ancora a tennis?

«Sempre – dice con malcelato orgoglio -. E’ una passione che coltivo da anni, e che ho intenzione di continuare a praticare. Almeno finché avrò le forze per giocare».

Ma… si limita a giocare o vince pure? «L’aspetto agonistico non fa più per me. Diciamo che partecipo senza troppe ambizioni di gloria».

Prima sindaco, poi presidente della Pro Loco, ora presidente del Centro Fiera… Un vizio il suo? «No, è che trovo piacere a lavorare per la mia comunità. Di più: sono onorato di fare tutto quello che riesco ancora a fare».

Qual è il più bel ricordo degli anni in cui era primo cittadino?

«La stima dei cittadini. Ancora oggi, che sono passati un bel po’ di anni, molti concittadini mi salutano, mi fermano e si complimentano per quello che ho fatto nei 15 anni in cui sono stato nella City».

E il ricordo più brutto? «Le denunce della parte politica avversaria, che, voglio precisarlo, si sono poi risolte tutte in modo positivo, per il semplice e banale motivo che non c’era niente. Diciamo che a me è accaduto quanto accaduto prima e Berlusconi e ora sta accadendo a Salvini».

Cioè? «Fatte le debite proporzioni, visto che non riuscivano a batterci sul campo, hanno cercato la via giudiziaria».

Che ci dice della sua presidenza alla Pro Loco?

«Ovviamente si tratta di un incarico meno oneroso rispetto a quello di sindaco, che però ho cercato di svolgere con la stessa passione. Poi ho lasciato spazio ai giovani, ai quali sono contento di aver ceduto il passo».

Ora, però, è presidente del centro Fiera, che non è proprio un incarico da poco…

«Confermo che è un’esperienza totalizzante. C’è tanta carne al fuoco e altrettanti problemi da risolvere. Nell’interesse di tutti, ma anche nell’interesse dell’amministrazione comunale, che sta facendo un ottimo lavoro».

Ha già elaborato una strategia a cui attenersi? «Non corriamo troppo: sono in questo posto di prestigio da poco tempo. E’ necessario che, prima di muovermi, anzi, di muoverci, perché si lavora in squadra, si prenda atto della situazione, che, come potete immaginare, non è certo facile. Stiamo pur sempre parlando del secondo polo fieristico della Lombardia. Diciamo che è nostra intenzione innanzitutto consolidare le fiere esistenti. Quest’anno, tra l’altro, la presentazione della Fiera agricola la facciamo a Milano, nella sede della regione Lombardia. Visto che si tratta di una delle più importanti fiere della Regione, abbiamo pensato fosse cosa buona e giusta presentarla là…».

Più in generale, chiude Gianantonio Rosa, «diciamo che stiamo cercando nuove nicchie di mercato per implementare l’esistente. Abbiamo alcune idee, che intendiamo realizzare anche grazie alla nostra presenza nel polo fiere della Lombardia. Presenza che ci dovrebbe portare a lavorare in sinergia con altre realtà, a cominciare dalle Fiere di Bergamo e Verona».

MT Marchioni