Egregio Direttore,
ultimamente ho espresso il mio pensiero riguardo al grande assente, il sindaco di Manerbio, sovraccarico di impegni come Presidente della Provincia, auspicando l’improbabile suo ritorno a tempo pieno.
Non ho però sottolineato abbastanza il pesante onere di chi si è trovato a dover tirare la carretta al posto suo, il vice Giandomenico Preti, come non ho accennato al grande lavoro svolto dai suoi collaboratori. Dobbiamo dire subito che la figura del vice non appare per quello che dovrebbe essere, infatti lui è un po’ tra l’incudine e il martello, perché non ha la piena libertà di operare per l’ombra del primo cittadino, ma ugualmente si dà da fare per il meglio e lo sta dimostrando ogni giorno. Il cuore del vicesindaco in carica, in fondo, batte per una cosa sopra ogni altra: la sua passione, la politica locale. Quella nobile però, quella che serve alla comunità e non si serve dei cittadini, quella che pensa l’impossibile per cambiare ciò che non va.
Proprio a dimostrare che la carica di vicesindaco non è solo onorifica per belle statuine, dal momento del-l’incarico provinciale a tempo pieno del sindaco si è messo al servizio dell’Ammini-strazione, non solo dando una mano, ma diventando il primo attore del Palazzo Comunale. Partecipa con grande entusiasmo alla costruzione del programma, anche se col Covid questo è andato un po’ a farsi benedire, parla bene, coinvolge, anche se opera senza mettersi in mostra, lo si potrebbe dire quasi un Preti in ombra.
Gravitando su di lui tutto il carico di gestire una cittadina come Manerbio, ha attraversato anche momenti difficili, come il periodo degli assessori dimissionari, che non si trovavano più a loro agio in questa maggioranza e che avevano provocato diversi mugugni in seno al Consiglio Comunale.
Giandomenico invece ha portato avanti il suo incarico pieno di entusiasmo, senza strafare, da dietro le quinte si è preso a cuore ogni problema e rappresenta la speranza per far uscire la comunità dal grigiore del conflitto pandemico.
Al di là delle sue buone doti, il vicesindaco però potrebbe osare di più di una normale amministrazione, senza puntare ai sogni impossibili dei palazzetti sportivi dai costi proibitivi, ma fermandosi invece su alcune opere indispensabili per Manerbio, come un Centro Sociale per gli anziani, magari nella ex-chiesetta del Gesù come da me insistentemente suggerito, o altrove.
Ma ora vi sarebbe anche la sistemazione degli impianti sportivi, come le palestre e la piscina. Potrebbe accontentare anche i residenti fuori paese col completare la “pista ciclabile” oltre la Pizzeria “Regina Major”, promessa più volte ma subito interrotta e mai terminata.
I cittadini si fidano di Giandomenico Preti, ora sta a lui imprimere una svolta significativa negli ultimi due anni di mandato. Possiamo ben dirlo che già da tempo lui si è fatto le ossa ed ora ha la possibilità di conquistare ancora di più la gente di Manerbio, per poi orgogliosamente puntare al grande balzo, guardando più in alto alle prossime elezioni del 2023.
Luigi Andoni