Anche Manerbio aderisce e condivide la mission di “Race for the cure”, il più grande evento di sensibilizzazione e raccolta fondi per il tumore al seno in Italia e nel mondo. La manifestazione, in programma dal 15 al 17 settembre anche a Brescia – in date diverse anche in numerose altre città – è a favore di Komen Italia, associazione impegnata nella promozione della prevenzione al seno e nella realizzazione di progetti per la tutela della salute femminile. L’appuntamento consiste in una camminata di 3 km o una corsa di 5 km, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e raccogliere fondi da destinare a progetti concreti nella lotta ai tumori del seno. In tale occasione saranno offerte prestazioni cliniche gratuite in particolare per la diagnosi precoce del tumore al seno, per la valutazione del rischio cardiovascolare, per la valutazione delle malattie venose dell’arto inferiore, per l’obesità e l’osteoporosi. Le procedure saranno effettuate da medici e radiologi specializzati con l’impiego di strumentazioni medicali all’avanguardia. La tutela della salute delle donne è un obiettivo che l’Amministrazione del Comune di Manerbio sostiene al fine di difendere il benessere di una parte importante della propria collettività. Il 9 agosto scorso il sindaco Paolo Vittorielli con il consigliere Eva Tirelli ha incontrato la dr.ssa Alessandra Huscher, Presidente del Comitato clinico scientifico della regione Lombardia  con la quale è stata condivisa l’importanza del “prendersi per mano e camminare insieme”. Il tumore al seno è la malattia più diagnosticata nelle donne. I nuovi casi diagnosticati per il 2022 sono stimati in 55.700, con un aumento dello 0,5% rispetto al 2020. Un trend in crescita già evidenziato e  le proiezioni indicano che il numero di tumori al seno è destinato a salire nei prossimi due decenni, mediamente del 2-3% ogni anno. Tuttavia la diagnosi precoce e le cure a disposizione fanno, fortunatamente, di questa neoplasia così frequente uno dei tumori maggiormente guaribili e con una buona aspettativa di vita. 

Barbara Appiani