Negli ultimi mesi Manerbio ha assistito ad un’escalation di furti in abitazione ma anche inesercizi pubblici, negozi e farmacie. Cosa prevede il suo programma sul tema della sicurezza?

Angela Grazioli: “Maggiori interventi di pattuglia, ma che devono trovare anche risposta nella comunicazione e nel sostegno ai cittadini. Sarebbe importante anche fare incontri di carattere psicologico sul tema affinché si conoscano le dinamiche messe abitualmente in atto e attivare il servizio “Controllo del Vicinato”, per controllare le zone residenziali e predisporre, in collaborazione con le forze dell’ordine pubblico, un numero dedicato”

Giandomenico Preti: “Il fenomeno sta interessando la provincia in generale. In questi anni abbiamo aumentato le telecamere, collegandole anche alla stazione dei Carabinieri, ed assunto nuovi agenti di PL. Continueremo a rafforzare la videosorveglianza, ma crediamo che non serva solo questo: una città sicura è una città viva eper questo investiremo in iniziative diffuse e nel protagonismo dei cittadini attraverso i Consigli di quartiere”.

Paolo Vittorielli: “Abbiamo pensato a interventi mirati, tra cui il potenziamento del servizio di polizia locale attraverso pattugliamenti – anche a piedi – in fasce orarie più critiche. Si dovrà poi aggiungere la vigilanza mediante telecamere di sicurezza e ristabilire un dialogo permanente tra le forze dell’ordine presenti sulterritorio e l’Amministrazione”.

Che genere di politiche intende attuare al fine di incentivare il lavoro a Manerbio e favorire l’insediamento di qualsiasi genere di attività produttiva locale?

Angela Grazioli: La politica dell’ascolto, a partire degli insediamenti già presenti. Manerbio vanta imprenditori capaci e artigiani. Loro sono i primi che devono trovare nell’Amministrazione comunale l’interlocutore privilegiato. Insieme a loro vanno immaginati scenari e costruite opportunità di lavoro”.

Giandomenico Preti: Da 10 anni Manerbio sta crescendo dal punto di vista demografico e l’economia della città ha ripreso a ritmi anche superiori a quelli precedenti la pandemia. Continueremo a sostenere gli imprenditori che vogliono venire nel nostro territorio e lavoreremo per creare le condizioni necessarie affinché Manerbio continui ad essere una città attrattiva, una città delle opportunità per imprenditori e lavoratori.

Paolo Vittorielli: “E’ necessario revisionare il PGT, favorendo le convenzioni per interventi di iniziativa privata, sviluppare l’ambito agroindustriale, predisponendo un’area artigianale e industriale idonea a queste attività. Serve poi una ricognizione del patrimonio edilizio dismesso che ne evidenzi la fruibilità per poi sviluppare strumenti adeguati a riattivarne l’interesse da parte dei vari attori economici”

Il centro storico di Manerbio si è progressivamente impoverito di negozi. Cosa prevede il programma della sua lista per far rivivere il cuore della città? 

Angela Grazioli: “Il centro storico da solo non può riprendersi, ha bisogno che intorno a sé un’intera città si riprenda. Detto questo, sappiamo anche che numerosi sono i bandi che aiutano concretamente il recupero dei centri storici (il commercio di vicinato, le attività di piccolo artigianato, la ristorazione, gli spazi dediti alla cultura) e sul tema dei bandi abbiamo molto su cui lavorare.”

Giandomenico Preti: “Affiancheremo le realtà della nostra città segnalando loro opportunità e bandi che le aiutino a investire sul proprio futuro e lavoreremo perché Manerbio possa essere una città viva e dinamica attraverso lo sviluppo di iniziative organizzate con associazioni e commercianti. La presenza di una commerciante nel nostro gruppo potrà contribuire a migliorare l’impegno del Comune in questo settore, offrendo il punto di vista di chi lo vive da protagonista”.

Paolo Vittorielli: “E’ necessario – in collaborazione con i commercianti e le associazioni – riportare iniziative per ravvivare il centro e non solo. Inoltre bisogna migliorare l’arredo urbano, il decoro e la pulizia, riqualificare zone ed edifici che lo necessitano, agevolare l’uso di spazi pubblici. Sidovrà poi incentivare il recupero immobiliare del centro favorendo un incontro tra domanda e offerta, anche attraverso l’introduzione di agevolazioni fiscali”.           

La cittadina della Bassa Bresciana è sprovvista di luoghi di aggregazione per anziani e giovani. Quali i vostri progetti in questo ambito?

Angela GrazioliAggregare anziani, giovani e, perché no, donne, significa prima di tutto accogliere le loro esigenze e poi attivare gli strumenti di acquisizione e di progettazione degli spazi. Tutto il centro del paese offre spazi, facilmente raggiungibili e fruibili, che, sia pur di proprietà privata, possono essere oggetto di valutazione. In un contesto sociale in cui sia riconosciuta la necessità di attivare patti di genere e di generazione, la volontà di realizzare luoghi dedicati assume il carattere di priorità”. 

   Giandomenico Preti: “Con la fine della pandemia e un bilancio solido, possiamo pensare a nuovi spazi edattività per giovani ed anziani. Con loro costruiremo un processo condiviso per decidere se mettere in rete ed investire sui luoghi di ritrovo che già esistono o se pensarne ad uno nuovo, unico. Non vogliamo calare progetti dall’alto ma condividere e pensare i servizi di Manerbio con chi li utilizza, perché rispondano ai loro bisogni”.

Paolo Vittorielli: “Per gli anziani stiamo pensando ad uno spazio multifunzionale possibilmente fornito di un’area mensa che consenta di consumare un pasto in compagnia. Per i giovani intendiamo sostenere le iniziative già presenti sul territorio e ampliare l’offerta culturale, sportiva e didattica, coordinandoci con scuole e associazioni, e fornire spazi di aggregazione”.   

   Barbara Appiani