Al pari di Manerbio, Bassano, Bagnolo, Verolanuova, Ghedi, Pontevico… insomma, al pari di tutti i paesi di questa parte della Bassa, anche Leno è un Comune sostanzialmente agricolo; un paese dove coltivatori (più o meno diretti) e allevatori sono numerosi e prosperano, contribuendo in modo decisivo a sostenere l’economia.

Niente di strano, dunque, se, girando per le strade e le stradine della Bassa, ci si imbatte i un trattore, in una mietitrebbia o in qualche altro mezzo agricolo. 

Capita, a volte troppo spesso, che questi incontri si facciano non solo in campagna e/o in periferia, ma anche nel cuore del paese. Ritenendoli pericolosi (e a volte non proprio necessari), il comando della Polizia locale di Leno, ovviamente d’accordo con l’am-ministrazione comunale, ha detto basta, vietando, con apposita ordinanza, il transito a trattrici e rimorchi agricoli nel centro abitato e nelle aree residenziali di Leno.

La cosa non è piaciuta all’opposizione del Centrodestra unito per Leno, che ha vergato una dura protesta: «Come molti cittadini e contadini – dicono – siamo attoniti e sbigottiti.

In primo luogo perché l’amministrazione non ci ha neanche informati di questa decisione molto impattante per un tessuto socio-economico, dove l’ambito agricolo riveste grande importanza. Ma se ormai conosciamo il modus operandi dell’amministrazione, che tende a ignorare le Commissioni, ci saremmo aspettati almeno che la comunicazione arrivasse in maniera formale tramite una delibera di giunta, e non tramite un poco significativo “parere favo-revole” difficilmente rintracciabile».

Si potrebbe anche ipotizzare «che l’ordinanza limiti la libertà d’impresa del singolo cittadino, il quale, per svolgere la sua attività, deve chiedere una deroga alla Polizia locale: un aggravio di burocrazia, che arreca un danno economico e ambientale alle attività agricole.

Siamo solidali e vicini a tutti gli agricoltori, che, a seguito di questa ordinanza, si trovano in difficoltà». Di parere contrario l’amministrazione comunale: «Questa ordinanza – ribatte il sindaco Cristina Tedaldinasce esclusivamente per motivi di sicurezza legati al pesante flusso di trattori che quotidianamente circolano nelle strade all’interno delle nuove lottizzazioni».

Capita, infatti, che «alcune strade di nuova realizzazione vengano utilizzate «impropriamente come scorciatoie. Voglio comunque tranquillizzare gli agricoltori: chi deve per forza transitare per il paese può chiedere una deroga che sarà valida per tutto l’anno. Basterà darne comunicazione, anche per mail, alla Polizia locale».

MT Marchioni