Il nostro Istituto è ormai diventato un autorevole punto di riferimento per la provincia di Brescia e l’Alto Mantovano, sia per l’alta qualità dell’insegnamento e del rigore richiesto nello studio, sia per la ricchezza delle proposte progettuali e formative, all’insegna dei valori di cittadinanza e inclusione che caratterizzano la “spina dorsale” di tutte le scelte operate in questi anni.

A distinguerci dagli altri istituti superiori è il coraggio che abbiamo avuto nel mettere in discussione il modello tradizionale di far scuola, ormai superato e non più efficace per il vostro modo di apprendere, unito alla sfida di promuovere trasformazioni su più versanti – organizzativo, relazionale, didattico e metodologico – che si è concretizzata nel Progetto Dada (Didattica per ambienti di apprendimento).

Dopo il debutto dello scorso anno scolastico, durante il quale sono state affrontate diverse criticità soprattutto nei primi mesi di lezione, le valutazioni emerse dagli studenti intervistati dai compagni del team Peer Education hanno evidenziato già alcuni punti di forza di questa innovazione: vantaggio sui tempi del cambio d’ora, personalizzazione delle aule (da potenziare), maggiori occasioni di incontro negli spazi comuni (corridoi, aula relax, atrio, aula gradoni)  e riconoscimento dello sforzo, da parte di molti docenti, di sperimentare una didattica partecipativa e coinvolgente attraverso lavori a coppie, di gruppo, uso dei laboratori, utilizzo delle piattaforme digitali.

Innovare le modalità di fare lezione per gli insegnanti di lunga esperienza richiede la volontà di aggiornarsi (per poter conoscere strategie, tecniche e strumenti diversi da quelli sinora utilizzati) e un considerevole cambiamento a livello culturale sul ruolo del docente che insegna e dell’alunno che apprende: serve tempo, non è un passaggio immediato.

Il processo in atto è sorretto dai princìpi che stanno alla base di questo progetto nato e pensato a vantaggio degli studenti, purché vivano la scuola attivamente e con la voglia di partecipare e collaborare:

– Dada è nato dal coinvolgimento di tutti: studenti, docenti, dirigente, famiglie, personale ATA, a partire dall’anno scolastico 2017-2018 sino ad oggi, hanno espresso l’idea di una scuola ideale (“la scuola che vorrei”) e formalizzato, insieme ad esperti architetti, diverse proposte per migliorare il nostro Istituto reale (con interventi per qualificare le aule e gli spazi comuni), creando un forte senso di squadra e consentendo a ciascuno, attraverso i propri rappresentanti, di portare idee e suggerimenti per vivere al meglio le giornate a scuola;

– Dada è un dispositivo dinamico (con il cambio continuo delle aule) che incrementa la concentrazione e la disponibilità all’ascolto della lezione successiva e promuove la cittadinanza attiva e il rispetto delle regole di convivenza (precedenze, tempi di spostamento, cura dei materiali personali, ordine delle aule ecc.);

– Dada sollecita nei docenti un cambiamento del modo di far scuola nell’aula disciplinare, attraverso il confronto e lo scambio di materiali con i colleghi che la condividono;

– Dada ha attivato un processo di riqualificazione graduale delle aule e delle aree comuni, perché in uno spazio colorato, arredato, pulito e ben organizzato si lavora meglio e si produce di più (16 aule, laboratori e corridoi sono stati tinteggiati e attrezzati lo scorso anno e 8 quest’anno, oltre alla predisposizione di un progetto di arredo del giardino, proposto dagli studenti liceali vincitori di un concorso ad hoc): l’idea di fondo è che anche i corridoi, i portici, i giardini e gli atri possano diventare luoghi di incontro per apprendimenti formali e non formali;

– Dada è innovazione tecnologica, per consentire agli insegnanti di svolgere lezioni efficaci (con strumenti digitali aggiornati) e garantire un apprendimento attivo a voi studenti: oltre ai 32 nuovi computer già acquistati, diversi touchscreen sono in arrivo.

In sostanza, il Progetto Dada ha attivato un processo irreversibile di cambiamento a 360 gradi (monitorato da un’équipe psicopedagogica dell’Università Cattolica) da rafforzare con idee e proposte migliorative per continuarlo con gradualità e determinazione, perché cambiare è possibile con la passione, l’entusiasmo e l’impegno di tutti e tutte!

Dott.ssa Claudia Covri

Dirigente Scolastica dell’Istituto “Don Milani” di Montichiari