Con dichiarate simpatie a sinistra (si è più volte candidato alle elezioni regionali, pitiche ed europee, dove peraltro è stato eletto, Moni Ovadia è nato a Plovdiv, in Bulgaria, anche se si è ben presto trasferito in Italia, nella città della Madunìna. Di ascendenza ebraica, la sua famiglia è molto legata agli ambienti di cultura yiddish e mitteleuropea. Circostanza, questa, che influenzerà profondamente la sua vita e la sua opera di uomo e di artista, da sempre impegnato con passione e costanza al recupero e alla rielaborazione del patrimonio artistico, letterario, religioso e musicale degli ebrei dell’Europa orientale.

Laureato in Scienze politiche alla Statale di Milano, Moni i primi passi artistici come cantante e musicista nel Gruppo dell’Almanacco Popolare. Poi suona (violino, chitarra e tromba) in altre formazioni. Al teatro arriva verso la metà degli Anni Ottanta, anche se la svolta arriva più tardi, con lo spettacolo «Oylem Goylem» (Il mondo è scemo) in lingua yiddish. Nel 2005, vince il premio «Colombe d’oro per la pace», che l’Archivio Disarmo assegna annualmente a una personalità distintasi in campo internazionale. Dal 2003 al 2008, per sei edizioni (due mandati) dirige il Mittelfest di Cividale del Friuli. Per ragioni sia di salute sia di etica, Moni è vegetariano. Si dichiara agnostico.

Personaggio eclettico ed originale, dunque, Moni Ovadia, per capire l’evoluzione artistica del quale è necessario conoscere le cose che abbiamo scritto, e in verità molte altre ancora, che per ragioni di spazio abbiamo tralasciato. Venerdì 8 aprile, alle 21, l’artista si esibisce al Teatro Politeama di Manerbio con «Laudato sì», spettacolo che, come si capisce dal titolo, guarda alla seconda enciclica che papa Francesco ha pubblicato oramai 7 anni fa.

Scrittore, autore, uomo di cultura, agnostico ma da sempre vicino alla spiritualità e agli interrogativi propri degli uomini di fede, Moni ha deciso di farne un reading in cui si potesse evidenziare la forza rivoluzionaria di questo scritto ovvero la denuncia dell’attuale crisi ecologica e l’assoluta necessità di un mutamento radicale nella condotta dell’uomo.

Quella di Ovadia è «un’ecologia Integrale, vissuta con gioia e autenticità»: l’umanità non può più permettersi uno sfruttamento sconsiderato della natura finalizzato ai propri interessi economici ma necessita più che mai di un rinnovamento nel segno di una conversione ecologica globale.

Ingresso 18 euro, 15 euro i ridotti.

Info: 030-9381567, www.politeamamanerbio.it politeamamanerbio@gmail.com. L’accesso allo spettacolo è consentito nel rispetto delle normative Anticovid vigenti.

MT Marchioni