Egregio Direttore, spesso con le mie lettere cerco di pungolare i nostri amministratori comunali, denunciando le inefficienze della Giunta in carica, ma non lo faccio né per crearmi visibilità, né per malanimo contro di loro, e tanto meno per ideali politici opposti, tanto è vero che li ho anche votati. Manerbio sta diventando anche carente di sicurezza, spesso coinvolta negli ultimi tempi da malefatte di ragazzi, rafforzate dalla mancanza di attenzione dell’amministrazione pubblica verso il disagio giovanile nelle sue sfaccettature. I problemi, come si sa, a Manerbio non mancano, dalla tenuta delle aree verdi, all’igiene nei luoghi pubblici a causa del comportamento di singole persone, italiani e stranieri, che non hanno freni nel lasciare ovunque sporcizia e rifiuti indecorosi, alle buche sulle strade e ai troppi marciapiedi danneggiati e dissestati con avvallamenti. I parchi pubblici, da parte loro, sono lasciati un po’ allo sbando, anche se si nota una ripresa nella cura del verde pubblico. Manca poi il completamento di alcune piste ciclabili, come è proprio inesistente un Centro Sociale per anziani. Quanti, come me, hanno a cuore la nostra cittadina, mugugnano tra sé, brontolano con gli amici al bar, ma niente di più, ecco il perché delle mie lettere alla stampa. In generale si tratta dunque di legittime proteste di cittadini delusi dalla gestione della città da parte del sindaco, in altre faccende affaccendato, proprio perché tanto era stata grande la speranza affidata all’Amministrazione Alghisi, tanto più forte ora è la delusione. Penso sia giusto e necessario dare voce a questi sentimenti così diffusi in paese non solo per il rispetto che merita ogni cittadino, ogni famiglia, ma anche perché si tratta di persone che amano Manerbio e la vorrebbero all’avanguardia. Chi ama una città, infatti, alza la voce per risollevarla, per migliorarne la vita nelle strade, sulle piazze, nei parchi, mentre ciò che dobbiamo temere è il silenzio e la rassegnazione. Che fa la differenza, certo, è la competenza degli amministratori locali, ma anche la responsabilità dei cittadini che, se si sentono parte del bene collettivo, lo curano e lo tutelano. Da parte mia mi batterò sempre perché non faccia parte del nostro essere l’assuefazione al degrado, e per i diritti di tutti ad avere una Manerbio migliore.

Luigi Andoni