Bella e impossibile?

Bella sicuramente sì, perché è davvero attraente. Però non impossibile; diciamo che è… costosa.

Non stiamo parlando di un’avvenente sinora, che fa girare la testa a tutti, ma della musica.

Sul fatto che la musica sia bella non ci sono dubbi.

Forse, però, non tutti sanno che è parecchio costosa: chi vuole suonare uno strumento, infatti, si deve confrontare con i prezzi della «attrezzatura», che non sono indifferenti.

Non ci riferiamo, almeno non solo, al costo delle lezioni e a quello degli spartiti, ma al costo degli strumenti, per alcuni dei quali c’è da svenarsi.

Infatti, se è vero che ci sono i cosiddetti strumenti da studio, che costano comunque qualche centinaio di euro, è altrettanto vero che, se si vuole acquistare uno strumento magari non professionale, ma quasi, si va nell’ordine delle migliaia di euro. Stiamo parlando di circa 2.000 euro per una tromba, 6-7.000 euro per un oboe, 15.000 euro per un fagotto, un po’ di più per una marimba e via dicendo (ci sono flauti professionali, in lega d’oro, che hanno un suono molto bello, ma che costano quanto una fuoriserie.

Prezzi, questi ed altri ancora, che possono far passare la passione per la musica a molti ragazzi. 

E non è giusto. 

Per fortuna, col dichiarato obiettivo di dare una mano a quei ragazzi che hanno la passione per la musica, ma che non hanno il portafogli a fisarmonica, interviene il Comune, che, attingendo al Fondo Bui, ha pensato bene di mettere a disposizione strumenti vari (flauti, clarinetti, chitarre, tastiere…) in comodato d’uso gratuito per un triennio ai ragazzini della scola media che vorrebbero suonare ma che faticano a trovare i soldi per acquistare lo strumento dei loro sogni.

Grazie a questo progetto, che ha pure un nome ad hoc preso a prestito da una celeberrima canzone di Lucio Battisti, «Il mio canto libero», l’amministrazione comunale contribuisce a tenere alta la considerazione per la musica che Manerbio e i manerbiesi hanno oramai da tanti anni, praticamente da sempre.

Non possiamo infatti dimenticare che, in questo Comune, c’è una banda musicale che è tra le migliori della nostra provincia (banda che ha pure una rinomata scuola di musica annessa). La scuola media, inoltre, dispone, oramai da alcuni anni, di un indirizzo musicale, dove, oltre a tutte le materie «tradizionali» (compreso le due ore settimanali di educazione musicale, i ragazzi possono non solo imparare a suonare uno strumento, ma hanno pure l’occasione di suonare insieme con i loro coetanei.

Una tradizione musicale, questa legata alla città di Manerbio, che prende nuova linfa anche grazie all’iniziativa del Comune.  

MT Marchioni