Nei mesi scorsi, anche su queste pagine, abbiamo avuto occasione di raccontare, almeno per quanto possibile, lo strazio e l’amarezza di molte persone, che, causa Covid, hanno perso i loro cari. 

Strazio ed amarezza che in molte occasioni si sono “moltiplicati” perché i congiunti non hanno neanche potuto dare l’estremo saluto ai loro cari: li hanno visti partire con l’ambulanza, poi non hanno più potuto vederli, nemmeno nella bara…

Da quando il virus ha allentato la presa, o almeno sembra averlo fatto, sono nate, e si sono moltiplicate, iniziative in ricordo di coloro che ci hanno lasciati in circostanze davvero particolari, come quelle che abbiamo descritto. 

Ecco allora chi ha celebrato messe in suffragio dei defunti, chi ha raccolto fotografie e testimonianze, chi ha scritto libri con le biografie dei poveri defunti.

In un Comune vicino, precisamente a Dello e frazioni, su iniziativa di Pietro Arrigoni, un regista teatrale non nuovo a queste cose (qualcuno, forse, ricorderà la bellissima rassegna teatral-musicale Natale nelle Pievi, che per alcuni ci ha accompagnato durante l’Avvento), in ricordo dei defunti del Covid, e non solo per loro, è stata fatta una proposta davvero particolare: nei cimiteri del centro e delle frazioni, armato di gessetti, chi lo desiderava ha avuto la possibilità di lasciare una testimonianza (un disegno, una frase, un pensiero…) in ricordo di chi non c’è più. Insomma: anche in questa occasione, i bresciani sono riusciti a trovare un modo originale per ricordare chi non c’è più.

Così hanno fatto in molti, così hanno fatto a Manerbio dove, c’è chi ha deciso di camminare per ricordare le vittime del Covid. Infatti, la sezione intercomunale dell’Avis (Manerbio, Offlaga, San Gervasio e Alfianello) ha messo in campo qualcosa di particolare in memoria delle vittime del maledetto virus.

Tutto è nato dal fatto che, per una sorta di sana abitudine, sin dal periodo del lockdown alcuni volontari si trovano il mattino di buon’ora per fare quattro passi. 

Una bella occasione per condividere pensieri, paure, speranze, per scambiarsi racconti, consigli, idee.

Da qui, per l’appunto, l’idea di dedicare questa camminata quotidiana alle della pandemia: ogni passo è dedicato a una persona che è passata nell’Aldilà a causa del virus. C’è anche un’app gratuita «Pacer» (disponibile per dispositivi Ios e Android).

Va da sé che l’invito è a partecipare all’iniziativa, ma con giudizio. 

Niente assembramenti, insomma, ma rispettando le regole. Perché i nostri cari defunti li possiamo ricordare anche rispettando le regole. 

MTM