Per il prossimo concerto della Banda musicale Carlo Inico, in programma sabato 28 marzo alle 21 nel Duomo di Montichiari, il maestro Massimo Pennati e il suo staff hanno pensato ad un luogo particolare (per l’appunto il Duomo), ma, ovviamente, anche ad un programma particolare.
Non c’è infatti dubbio che, quando si suona nelle chiese, o comunque in luoghi sacri, si debba fare un certo tipo di programma (sì, lo sappiamo bene che in alcune italiche chiese il prete di turno fa cantare, e canta pure lui, «Bella ciao». Non ci credete? E’ vero: il prete è don Biancalani, e la chiesa è quella di Pistoia. Ma anche altri preti hanno fatto la stessa cosa in altre città… Poi si meravigliano se i fedeli non vanno più a messa. I preti pensassero a fare i preti, e non a fare politica).
Bene ha fatto, dunque, Pennati a mettere in scaletta brani ad hoc. Questo il programma, che verrà eseguito dopo la «Marcia Scipione», che fa da ouverture: «Royal Fireworks Music» di Haendel, «Adagio» dal concerto di Alessandro Marcello, «Missa pro pace» di Carnevali, «Dona nobis pacem» di Huggens, «Lex Arunque» di Whitacre, «Arlesienne» di Bizet, «Adagio» di Albinoni e «Jesus Christ Superstar» di Webber.
Tra i tanti, peraltro tutti belli (bel lavoro maestro), ne segnaliamo uno bellissimo: «L’Adagio» dal concerto per oboe di Alessandro Marcello, che avrà come solista Giuseppe Frosio Marchioni, un giovane strumentista di Ghedi, che suona molto spesso con la banda di Montichiari.
Cominciamo col dire che il «Concerto il Re minore per oboe, archi e basso continuo» (del quale verrà eseguito il secondo movimento, cioè l’Adagio), viene solitamente attribuito a Benedetto Marcello, anch’egli compositore, fratello maggiore di Alessandro. Invece è di quest’ultimo. E’ molto, ma molto bello. Tant’è vero che il grandissimo Johann Sebastian Bach ne fece una trascrizione per clavicembalo (la BWV 974).
A parte questo, per il tono toccante e malinconico, questo Adagio è stato utilizzato nella colonna sonora di molti film: ricordiamo «Anonimo veneziano», del 1970, che contribuì a dare un’enorme notorietà a questo brano; poi «Fragole e sangue» del 1970 ed altri ancora. Da segnalare che su questo celebre tema, nel 1971 fu persino scritta una canzone: «Adagio veneziano», incisa da Massimo Ranieri. MTM