Con il direttore generale Emanuele Catania (nella foto) abbiamo cercato di analizzare la situazione in casa della Millenium dopo l’ufficializzazione della retrocessione. 

“Il dispiacere è grande – è la sintesi del dirigente bianconero che ha accettato di parlare con grande disponibilità nonostante la delusione – anche perché questa retrocessione è maturata al termine di un’annata molto particolare sotto diversi punti di vista. Una stagione anche sfortunata, direi”. Un’amarezza per il presente che non cancella la voglia di fare per il futuro: “Questo non fermerà il nostro progetto, che andrà avanti al di là della categoria nella quale giocherà la prima squadra. In effetti in questi anni abbiamo costruito “disegno” ben preciso, che ha solide basi in un settore giovanile importante e in realtà di indubbio rilievo come il discorso legato al marketing e il beach volley. 

Si tratta di una strada che la nostra società è più che decisa a continuare”

Un programma bene impostato che ha comunque subito un duro colpo: “In effetti a livello sportivo – prosegue il dg Emanuele Catania – il risultato ha un’importanza predominante e questo vale ovviamente soprattutto per la prima squadra. La delusione per un’annata così particolare, sfortunata e costretta a fare i conti con molteplici problematiche, non fermerà in ogni caso il percorso impostato dalla nostra società”

Non è certo il caso di creare inutili aspettative o di voler cancellare a tutti i costi il verdetto del campo, ma in vista della prossima stagione per la Millenium potrebbe rimanere ancora aperta una “porta” che guarda verso la A1: “La Lega femminile ha voluto mantenere le retrocessioni – frena il dirigente bianconero – Questo non toglie che quest’anno non sono state sospese le retrocessioni a livello maschile e, così facendo, si creerebbe l’anomalia di far retrocedere solo le formazioni femminili. Anche nelle settimane che hanno preceduto la conclusione della regular season si è parlato della possibilità di bloccare le retrocessioni o di portare l’anno prossimo la A1 a quattordici squadre (novità che potrebbe cancellare il turno di riposo che è stato osservato quest’anno con un campionato composto da tredici formazioni – ndr), ma non ci sono stati segnali positivi. Staremo a vedere come evolveranno le cose”

La società guidata dal presidente Roberto Catania non intende tuttavia rimanere in attesa di decisioni che dovranno arrivare dall’alto, ma preferisce rimanere concentrata sul proprio cammino e sulle proprie forze: “In questo momento – è la conclusione del direttore generale bianconero – noi pensiamo soprattutto ad assorbire la delusione per questa retrocessione e a tirare le fila del nostro progetto che continuerà certamente e lo farà in ogni caso. Vogliamo continuare a tutelare e a valorizzare quello che abbiamo costruito in questi anni”.                

Luca Marinoni