“Superare il gap linguistico significa unire una comunità, integrare gli stranieri e offrire loro un buon percorso di vita oltre che creare nuova forza lavoro”. Così dichiara l’assessore all’istruzione Luca Bulla, che per la prima volta ha portato il Cpia, il Centro provinciale di istruzione per gli adulti, a Orzinuovi. L’iniziativa ha riscosso un enorme successo, tanto che in poche settimane è stato raggiunto il numero di quasi cento iscrizioni. Dipendente dal Cpia di Brescia, la scuola eroga corsi di lingua italiana agli stranieri e corsi di primo livello, per conseguire la licenza media, validi i per l’ottenimento della cittadinanza italiana e per proseguire eventualmente gli studi in altre scuole serali superiori.
“Imparare l’italiano – spiega l’assessore Luca Bulla – è fondamentale per una reale inclusione nel tessuto sociale, culturale ed economico del nostro paese. Apprezzo il successo che ha ricevuto l’iniziativa, a partire dal corso di alfabetizzazione con 70 iscritti. Segno che una scuola di questo tipo era necessaria sul territorio. Il Cpia è una scuola importante tanto quanto le altre del nostro territorio, significativa per avviare un processo di integrazione degli stranieri. Si tratta di una risposta volta ad andare incontro a un mondo in continua evoluzione, che richiede corsi per insegnare la lingua italiana e inoltre esprime la necessità che queste lezioni si tengano prevalentemente in orario antimeridiano, per assecondare un’utenza fatta prevalentemente di mamme. Ringrazio la Caritas che ha collaborato a pubblicizzare la nascita di questa nuova scuola a Orzinuovi e anche il Centro diurno Nolli per averci messo a disposizione gli spazi”.
Nel mese di ottobre è iniziato il corso di primo livello per la licenza media con 15 ore settimanali e 25 iscritti. Il corso si tiene il mattino, fino al mese di giugno in via Codagli, nei locali del Comune, e a partecipare sono prevalentemente donne straniere. Verso dicembre inizieranno anche le lezioni di alfabetizzazione al Centro Nolli. Saranno due corsi da 90 ore ciascuno, distribuiti su 6 ore settimanali, per il livello A1 e A2 di conoscenza della lingua italiana secondo il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, elaborato dal Consiglio d’Europa. Silvia Pasolini