A qualcuno sarà capitato, in determinate circostanze, di sentirsi talvolta “più bravo” rispetto ad altri.
Ad esempio quando si differenziano i rifiuti correttamente ma si vedono persone diversamente civili che buttano i propri nella seriola Fusia (il canale posto a nord del paese) oppure lungo la strada, in un campo, ecc.
Possiamo sentirci migliori anche nel guidare la nostra auto, moto e bici; se procediamo con cautela e rispettosi dei limiti di velocità e norme vigenti, in contrapposizione ad improbabili quanto improvvisati piloti che sfrecciano a tutto sprint per le strade di Rovato, in centro così in periferia e nelle frazioni, noncuranti dell’altrui incolumità. Potremmo continuare ancora lungo e spaziare dalle premure ed attenzioni che non dovrebbero mai mancare nei confronti delle persone anziane nonché fragili, al rispetto per la cosa pubblica (cioè di tutti, perciò anche la nostra!) passando per la salvaguardia del verde e dell’acqua, i cui costi derivanti da inosservanze e sprechi ricadono alla fine sempre sul nostro portafogli ma… non basterebbe un intera pagina del giornale.
In questa sorta di competizione, entusiasmante quanto auspicabile, dovremmo poter meritare il podio ognuno a vari livelli, distinti per possibilità e dedizione, tuttavia, l’importante è partecipare, all’unanimità e con costanza. Sarà, infatti, l’impegno di tutti a fare la differenza e non certo il primeggiare di pochi. Ciascuno può ricevere la sua bella medaglia, questa non del tutto virtuale se consideriamo il grande apprezzamento dell’intera nostra comunità. C’è poi un premio oltremodo tangibile e prezioso: la soddisfazione personale per quanto siamo stati in grado di fare, che ha un valore inestimabile e ci farà sentire ogni volta al primo posto, soprattutto a posto con noi stessi.
Giuseppe Agazzi