Simone Mazzata, molto conosciuto a Rovato e in Franciacorta per la sua attività di Dirigente e giornalista, è scomparso all’età di 54 anni. 

In Fondazione Cogeme aveva introdotto collaborazioni con realtà di tutto il mondo e di assoluto prestigio per mettere in primo piano il tema della sostenibilità. 

La Carta della Terra fu per anni il suo riferimento imprescindibile in ogni pubblicazione, anche in quelle annuali su Franciacorta e Bassa bresciana.  

Al figlio Brunetto, scomparso in tenera età, nel 2006 dedicò un libro (“Scegliere il cuore”), e alla sua “Chicca”, la figlia Federica, aveva dedicato il nuovo sogno: vivere in una cascina ristrutturata in piena campagna a Castelvetro piacentino.

Da tempo era quindi residente a Castelvetro Piacentino (PC) dove era divenuto la guida del movimento ambientalista “Salviamo nonna quercia” in difesa della pianta secolare di località Opiazzi minacciata dal progetto del terzo ponte sul Po. Originario di Desenzano, lavorava nel Cremonese ed era molto conosciuto e stimato. 

Insieme ad un gruppo di residenti negli anni scorsi ha anche promosso un ricorso al Tar proprio per fronteggiare la realizzazione dell’infra-struttura che poi, anche grazie alla sua battaglia, è stata archiviata.

Mazzata è stato protagonista e ideatore di una campagna che, partita da un piccolo comune di campagna, si è presto allargata ben oltre i confini regionali, coinvolgendo personaggi dello spettacolo come Omar Pedrini, già cantante dei Timoria e poi solista e Franco D’Aniello, cantante dei Modena City Ramblers. Fu proprio insieme a loro che sei anni fa Simone organizzò una grande giornata di mobilitazione ambientalista contro le nuove ipotesi di cementificazione del territorio, attraverso una memorabile crociera tra le due sponde del Po.

Così lo ricordano da MicroData Group Carolina Cortellini e Alfredo Lupi, fondatori e amministratori: 

“Abbiamo trascorso insieme 5 anni bellissimi, densi di iniziative e progetti che, grazie alla tua professionalità e al tuo entusiasmo ci hanno dato sempre grandi soddisfazioni. Ci mancherai moltissimo, caro Simone, come prezioso collaboratore, ma soprattutto come amico vero.

Ci lasci la tua ricchezza interiore, il tuo modo semplice e rispettoso di stare nella grande rete della vita, di credere nella forza dell’amore e della condivisione. 

È difficile esprimere a parole la gratitudine e l’affetto che avremo sempre per te, siamo onorati di averti conosciuto e, ora che sei nel Mondo del Grande Amore, siamo certi che ti sentiremo sempre accanto a noi”.

Simone lascia la moglie Daniela, e la figlia Federica. La camera ardente è stata allestita presso l’Ospedale Maggiore di Cremona mentre il funerale è stato celebrato nella chiesa di San Sigismondo a Cremona.

Mauro Ferrari