“Provate a prendere in braccio un cane e guardatelo dritto negli occhi. 

Potreste dire che si tratta di un oggetto? Che siate animalisti o che non lo siate la risposta sarebbe sicuramente no. Una risposta scontata per la stragrande maggioranza delle persone, ma non per la politica. Ma le cose ora devono cambiare”. L’onorevole Michela Vittoria Brambilla presidente del Movimento animalista e della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Am-biente, con questa dichiarazione, ha dato il via ai lavori dell’Assemblea Nazionale del Movimento animalista che si è tenuta a Milano il 17 marzo scorso. All’ Assemblea, per l’occasione denominata “Gli animali non sono oggetti ma i nostri affetti”, era presente anche il coordinamento di Brescia guidato dal Presidente Daniele Lazzaroni e dal Vice Presidente Lorenzo Lamberti, ambedue rovatesi.

Lazzaroni ci ricorda che l’Assemblea è stata: “un’ottima occasione per ribadire il concetto espresso dall’Onorevole Brambilla e da tutti noi condiviso, per chiedere decisioni conseguenti e per lanciare la petizione online a sostegno della proposta di legge costituzionale che riconosce gli animali come esseri senzienti presente sui siti www.nelcuore

.org oppure www.leidaa

.info”.

Già all’inizio della precedente legislatura, l’Onorevole Brambilla, aveva tentato di introdurre nell’ordinamento giuridico italiano la soggettività degli animali, ovvero il riconoscimento del fatto che siano esseri senzienti e, come tali, soggetti portatori di diritti e non semplicemente “res”, ovvero cose, così come previsto nel codice civile del 1942. 

“Nonostante la cosiddetta fase costituente che aveva caratterizzato il passato Parlamento – spiega Lazzaroni – non se n’è fatto nulla. L’attuale maggioranza, nonostante gli sforzi di un buon ministro dell’Ambiente come il generale Costa, non ci lascia molte speranze, ma siamo nel 2019, abbiamo una popolazione che ha un forte sentimento animalista e non possiamo permetterci di avere ancora dei codici che come mentalità sono fermi al periodo della seconda guerra mondiale”

L’opinione pubblica deve dare un segnale. “Cambiare la Costituzione in senso più animalista – conclude il Vice Presidente Lamberti – è una battaglia di civiltà ed è il solo modo per sancire una volta per tutte che gli animali sono esseri vivi e bisognosi di tutela. Sono i nostri affetti e sono davvero membri delle nostre famiglie”. 

Mauro Ferrari