Descrizione del candidato sindaco. 

Si presenti agli elettori

Ex sindaco di Rovato, dal 1993 al 2002, vinsi al secondo mandato con il 52% dei voti. 

Dopo 10 anni di esperienza amministrativa da Sindaco ho maturato negli ultimi 5 anni anche l’esperienza politica come Presidente del Consiglio Comunale di Rovato. 

Quali sono i punti principali del Suo progetto politico e amministrativo?

Rappresento una Lista Civica appoggiata dal movimento Grande Nord; è una confederazione a carattere regionalista e federalista. Il nostro principio cardine è la difesa ad oltranza del territorio. 

Noi vogliamo che il nostro territorio venga tutelato davanti a qualsiasi altra priorità. Tutti possono concorrere a questo progetto, tant’è vero che tra i candidati della nostra lista vi è un Segretario Provinciale espressione di un partito esterno al Movimento. Per noi vengono prima i nostri cittadini, per essere – come ho sempre detto – padroni a Casa nostra e non ospiti.

Il tema più sentito dai cittadini: sicurezza e immigrazione. Quali sono le politiche da seguire per migliorare la percezione di sicurezza nella vita quotidiana dei rovatesi?

Questo è il mio cavallo di battaglia; le corrette politiche per la gestione dell’immigrazione e della sicurezza le ho messe in pratica quando ero Sindaco. 

Occorre avere fermezza e precisione nel sistema. Tolleranza zero e umiltà nell’ascoltare i cittadini e seguire/gestire le loro problematiche. Bisogna essere duri con chi non rispetta le regole, per tutelare chi – parlando anche di immigrati – invece le rispetta. Tutelare i più deboli e colpire duramente chi merita di essere colpito.

Qual è la sua strategia di sviluppo per quanto concerne il commercio e il turismo (pensiamo ad esempio a quello eno/gastro-nomico) a Rovato?

Il Ponte sugli spalti, che scavalca il fossato per entrare nelle mura venete, faceva parte del mio programma elettorale del 1999. L’obiettivo è quello di recuperare le vestigia del nostro Paese, il Castello oppure la Piazza ad esempio.

Se non crei o recuperi strutture “belle” la gente non è attratta, non è incentivata a visitare una cittadina. E’ un discorso che si collega anche alla questione parcheggi; devono essere facilmente accessibili a chi si reca nei negozi. 

Così come vanno aiutati i commercianti che vogliono sfruttare al meglio lo spazio che si trova al di fuori del loro locale o del bar con un dehor dalle strutture adeguate.

Dobbiamo arrivare al meccanismo inverso di quello attuale ovvero più rendi bello il tuo locale con un dehor e meno paghi. Bisogna spingere il Centro Fiera e trovare una localizzazione diversa alle feste popolari. Il percorso enogastronomico va potenziato a livello Comunale, non privatistico. 

Le Confraternite, le Associazioni enogastronomiche, dei ristoratori ecc. ecc. vanno bene ma chi comanda l’operazione di rilancio deve essere l’Amministrazione Pubblica. Vogliamo poi raddoppiare il passaggio sovra-ferroviario, con spazi ciclabili e pedonali che siano di collegamento con le frazioni e utilizzabili da coloro che per ragioni lavorative si spostano a piedi o in biciletta lungo quel tragitto. 

Cultura e Sport, anche da qui si può ripartire per superare l’emergenza Covid-19. Come secondo lei?  

Lo Sport inteso come sviluppo della persona e della personalità è importantissimo perché si affianca anche alla crescita culturale. Purtroppo, non è oggi quello che si vede nelle associazioni sportive. 

Quindi bisogna divedere le associazioni sportive che lavorano per lo sviluppo dell’individuo e della società e quelle che lavorano perseguendo il solo obiettivo economico. 

Ovviamente tutti concorrono allo sviluppo delle persone ma dobbiamo aver chiara questa distinzione specialmente quando ragioniamo poi in termini di aiuto/contributo da parte dell’Amministrazione. 

Cogeme, Acque Bresciane, LGH e A2A quali le strategie del Comune di Rovato nel variegato mondo delle società multiservizi del territorio?

Cogeme S.p.A. è una delle prime Società per azioni dei Comuni in Italia. Nasce nel 1970 come COmpagnia GEnerale MEtano con l’obiettivo di metanizzare la Franciacorta ed è la nostra azienda. Nel tempo qualcuno ha voluto svuotarla creando una miriade di aziende controllate. 

Ma Cogeme è nostra e dobbiamo fare in modo che torni ad essere una multiservizi vera di aiuto sul e per il territorio. Vanno ripensati tutti i servizi, in primis la raccolta differenziata fatta ancora oggi con i mezzi diesel e non con i mezzi elettrici. In questi piccoli dettagli inizi a vedere il cambiamento e l’attac-camento al territorio. E’ vero che ci sono le gare d’appalto nel settore della raccolta è anche vero però che come Comune dobbiamo essere in grado di porre dei paletti molto chiari su come vogliamo che questa venga gestita. 

Mauro Ferrari