L’infezione del Covid sembra scemare e dopo i terribili momenti di segregazione, di angoscia e di inquietudine, la situazione dell’oggi fa ben sperare anche se il buon senso consiglierebbe prudenza. Il buon senso vorrebbe anche che al di là delle paventate “Commissioni di inchiesta”, si traesse utile insegnamento dalle carenze e dagli errori dovuti all’imperizia di fronte a un morbo nuovo e letale. Fra le situazioni più drammatiche conseguenti all’epidemia, vi fu quella degli ospiti delle RSA.  Anziani fragili e indifesi lasciati in solitudine senza il conforto e l’affetto dei parenti che li potessero rincuorare e accompagnare per l’ultimo tratto del loro cammino. Accanto a ciò, l’amarezza e lo sconforto di figli cui fu negato l’ultimo saluto al padre o alla madre morente. Ci si chiede: A cosa è valsa tanta crudeltà? L’altra questione che si è palesata in tutta chiarezza è stata la carenza della medicina sul territorio. Per sopperirvi, la Regione Lombardia ha provveduto alla creazione delle “Case di Comunità”: in succinto una rete di ambulatori polivalenti distribuiti sul territorio, con la presenza del medico sulle 24 ore, coadiuvato da infermieri ed altre figure sanitarie, pronte ad intervenire anche a casa. Nella nostra Provincia, sono state finanziate, 34 Case di Comunità che rispondono ai bisogni di un bacino di 50.000 abitanti ciascuna. Fra i Comuni che ne hanno beneficiato, figurano, per citare fra quelli prossimi a noi: Chiari, Palazzolo, Iseo, Orzinuovi. Incredibilmente manca all’appello Rovato, seppur Capitale della Franciacorta con una popolazione poco meno di 30.000 abitanti. L’ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) della Franciacorta dovrebbe dare spiegazioni poiché l’esclusione del nostro Comune, ha dell’inverosimile e non può essere accettata. In caso di urgente bisogno di medico dovremo recarci a Chiari o a Iseo? Una situazione paradossale della quale il Sindaco deve, se vi sono ancora spazi di intervento, farsi carico per recuperare alla nostra Città un servizio sanitario vitale, necessario e indispensabile. Troppe volte Rovato è stato trascurato nelle vicende sanitarie ma la mancanza di una Casa di Comunità sul proprio territorio sarebbe davvero desolante.

Tino Buffoli