Dopo mesi, giorni, lustri, decenni, e anche di più, di silenzioso impegno e costanza nel compiere un gesto semplice ma fondamentale per la vita di altri, la donazione di sangue, è giusto che vi sia un momento di festa, di gioia in cui celebrare e riconoscere quanto fatto dai volontari dell’AVIS Rovato che, insieme a quelli di tutta Italia, contribuiscono alla cura e alla salvezza di persone meno fortunate.

È quanto avvenuto venerdì 7 ottobre scorso presso un noto agriturismo franciacortino; una bella serata di festa, allietata da un simpatico buffet, durante la quale sono stati consegnati gli attestati di benemerenza a tutti quei volontari che, per numero di donazioni ed appartenenza all’associazione, hanno raggiunto obiettivi meritevoli di un riconoscimento ufficiale. È stato anche un momento per fare il punto della situazione sull’andamento dell’associazione, delle donazioni, sugli obiettivi per il futuro e per ringraziare coloro che, all’interno dell’associazione, hanno dedicato tempo e passione all’organizzazione del servizio sanitario nel corso degli anni e in a particolar modo durante il periodo della pandemia.

Il presidente Sergio Maranesi ha aperto l’evento porgendo un saluto a tutti ed in particolare agli ospiti istituzionali; erano presenti il prevosto di Rovato monsignor Mario Metelli, l’assessore alla Cultura Valentina Bergo, la presidente del Consiglio Comunale Roberta Martinelli ed il consigliere Stefano Venturi.

A seguire è intervenuto il presidente di zona Avis Dario Montini che ha evidenziato l’ottimo lavoro fatto dalla sezione rovatese nel periodo pandemico ed in particolare la sua crescita come numero di volontari. Delle 17 sezioni della zona, quella rovatese è la prima come numero di iscritti, consentendo una raccolta pari al 25% del fabbisogno ospedaliero locale. La dott.ssa Camilla Vezzoli, responsabile dell’unità trasfusionale dell’Ospedale di Chiari, ha confermato l’aumento del numero delle donazioni negli ultimi anni, passando dalle 1.597 del 2019 alle 1.722 del 2022 e rimarcando il fatto che, durante la pandemia, il numero sia andato aumentando nonostante le paure delle persone e le forti restrizioni. Ha sottolineato anche l’importanza della donazione di plasma, che può essere liberamente fatta prenotandosi presso il centro trasfusionale dell’ospedale Mellino Mellini; per quanto riguarda questo prezioso elemento, necessario per la realizzazione di terapie farmacologiche salvavita, manca ancora la completa autonomia sia a livello locale che nazionale.

Toccante è stata poi la testimonianza portata da Ermanno Manenti presidente dell’Aido e consigliere della sezione Avis di Manerbio: la sua malattia lo aveva profondamente debilitato e sconfortato ma, a seguito del trapianto d’organo, è riuscito a ritornare ad una nuova vita, raggiungendo anche importanti traguardi sportivi a livello mondiale. Nel suo intervento ha ringraziato i volontari, sia per gli organi ricevuti, che per le trasfusioni; la sua rinascita la deve esclusivamente a tutti coloro che con gratuità hanno donato.

Altro momento particolarmente significativo è stato il ringraziamento portato dal sodalizio al dott. Adriano Pagani per i suoi 43 anni di servizio come direttore sanitario e che ora passa il testimone alla dott.ssa Monica Drera. Il presidente Maranesi ha voluto consegnare, come segno di riconoscimento per il lavoro svolto in associazione, una targa ed una bottiglia di Franciacorta personalizzata dall’artista Giampaolo Belotti.  

Queste le sue parole: «Carissimo dr. Adriano Pagani, a nome del direttivo della sezione Avis di Rovato, dei volontari, dei donatori tutti, cercherò di esprimere a parole ciò che lei in questi anni ha rappresentato e significato per noi tutti. Sappiamo bene come quella del medico sia una professione esercitata soprattutto grazie a quella sensibilità che porta la persona a dedicare la maggior parte della propria vita ai pazienti. Questa sua vocazione l’ha ampiamente dimostrata ed espressa nei 43 anni di servizio volontario, nel corso dei quali ha dedicato molto del suo tempo extra-professionale alla guida sanitaria della sezione Avis di Rovato. Tutti noi, volontari e donatori, abbiamo avuto l’opportunità di conoscerla personalmente e di apprezzare, oltre che la sua competenza professionale, le grandi doti umane, potendo beneficiare dei suoi preziosi consigli, saggiamente dispensati ai donatori quali fossero le persone a lei più care, a tutela della loro salute ed a garanzia di quella dei riceventi. Il suo impegno e professionalità sono stati fondamentali nell’aiutare la sezione ad uniformarsi alle normative sanitarie via via emanate, per restare al passo con i tempi. Lascia una sezione in crescita con buone prospettive per il futuro che dovrà e saprà sicuramente fare tesoro dei suoi insegnamenti e dei suoi consigli. La sua perseveranza è stata l’esempio concreto di come il progetto in cui si crede, cresce e porta frutto. Nelle vesti di presidente pro-tempore della sezione Avis di Rovato e a nome di tutti, voglio esprimerle il nostro grazie per aver incarnato uno dei principi fondamentali della nostra associazione, ossia il donare con gratuità».

Prima della cerimonia di consegna delle benemerenze, il presidente Maranesi ha voluto esprimere un ringraziamento anche all’ASST Franciacorta, al Sig. Angelo e alla Sig.ra Germana che da moltissimi anni si impegnano costantemente per la buona riuscita del servizio di prelievo presso la sezione cittadina.

Un discorso conclusivo speciale è stato infine rivolto a tutti i volontari e donatori sottolineando che, oltre alla donazione, hanno saputo mantenere la propria presenza e disponibilità nel bruttissimo periodo della pandemia, non facendo mai venire meno la donazione di sangue, ascoltando gli appelli e le disposizioni dell’associazione che ha dovuto rivedere quasi completamente la propria organizzazione. Mai è mancato il sostegno dei volontari che hanno così permesso la cura dei pazienti ed il mantenimento delle esigenze ospedaliere.

La serata è proseguita con la cerimonia di consegna delle benemerenze. A tutti i donatori interessati sono stati consegnati un attestato e una spilla in base sulla base dei seguenti criteri:

  • Distintivo in rame: assegnato agli iscritti da almeno 3 anni e che hanno effettuato almeno 6 donazioni o al compimento di 8 donazioni; è stato riconosciuto a 100 donatori;
  • Distintivo in argento: assegnato dopo 5 anni di iscrizione all’AVIS e l’effettuazione di almeno 12 donazioni, oppure al compimento di 16 donazioni; è stato consegnato a 114 donatori;
  • Distintivo in argento dorato: assegnato dopo 10 anni di iscrizione all’AVIS e l’effettuazione di almeno 24 donazioni, oppure al compimento di 36 donazioni; è stato consegnato a 98 donatori;
  • Distintivo in oro: assegnato dopo 20 anni di iscrizione all’AVIS e l’effettuazione di almeno 40 donazioni, oppure al compimento di 50 donazioni; è stato riconosciuto a 36 donatori;
  • Distintivo in oro con rubino: assegnato dopo 30 anni di iscrizione all’AVIS e l’effettuazione di almeno 60 donazioni, oppure al compimento di 75 donazioni; è stato riconosciuto a 28 donatori;
  • Distintivo in oro con smeraldo: assegnato dopo 40 anni di iscrizione all’AVIS e la effettuazione di almeno 80 donazioni, oppure al compimento di 100 donazioni; è stato riconosciuto a 9 donatori;
  • Distintivo in oro con diamante: assegnato ai donatori che hanno effettuato almeno 120 donazioni; è stato consegnato a 10 donatori.

Gli elenchi completi dei premiati sono disponibili sul sito dell’associazione www.avisrovato.it.

Emanuele Lopez