Dopo ben 16 anni di attesa e dopo un travagliato iter burocratico, politico ed istituzionale, nella mattinata di martedì 1 marzo, è stata ufficialmente inaugurata la nuova caserma della Guardia di Finanza situata in via Stelvio. Nello stesso giorno è stata inaugurata anche una nuova caserma nel comune di Breno.

Erano presenti per l’occasione numerose autorità civili, religiose e militari: il comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana, il comandante interregionale dell’Italia nord-occidentale Fabrizio Carrarini, il comandante regionale Lombardia Stefano Screpanti; per la Città di Rovato il sindaco Tiziano Belotti accompagnato da tutta l’Amministrazione al completo e mons. Mario Metelli; il prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà ed il vescovo sua eccellenza Pierantonio Tremolada. Numerosi esponenti militari, sia della G.d.F. che rappresentanti di altri corpi militari, hanno partecipato all’evento conferendogli un alto valore istituzionale.

Il comandante provinciale dì Brescia Marco Tolla ha aperto la cerimonia con i saluti a tutte le autorità presenti; successivamente monsignor Andrea Scarabello (cappellano delle Fiamme Gialle lombarde) ha proceduto alla benedizione della caserma a cui è seguito il taglio del nastro e la scopertura, da parte di Gasparino Venturelli (nipote dell’eroe a cui è dedicata la struttura), della targa marmorea intitolata a Giovanni Venturelli eroica Fiamma Gialla della Prima Guerra Mondiale.

Degne di nota le parole pronunciate nel suo discorso dal comandante generale Zafarana: «L’inaugurazione delle nuove caserme […] è finalizzata ad assicurare presidi di legalità sempre più efficienti ed efficaci, testimoni la grande attenzione riservata dalla Guardia di Finanza ad un contesto territoriale, quale quello della provincia di Brescia, caratterizzato da eccellenze produttive di rilievo mondiale […]. In tale contesto appare ancor più importante il ruolo della Guardia di Finanza nel salvaguardare i contribuenti e gli operatori economici onesti dalla concorrenza sleale esercitata da coloro che evadono le imposte e i contributi, impiegano manodopera in nero o irregolare, beneficiano indebitamente di finanziamenti e contributi pubblici, riciclano proventi illeciti e alimentano il mercato del falso».

Ha aggiunto inoltre: «L’intitolazione delle nuove caserme a due eroiche Fiamme Gialle bresciane della Prima Guerra Mondiale costituisce l’occasione per esaltare i valori fondanti dell’Istituzione, quali lo spirito di sacrificio, la dedizione assoluta al servizio e il senso del dovere. […] costituendo un esempio per le generazioni attuali e future delle Fiamme Gialle, nonché un inestimabile patrimonio morale e modello di riferimento per l’agire quotidiano».

Ricordiamo che la struttura accorpa la ex compagnia di Chiari e la tenenza di Manerbio; l’edificio, che si estende su tre livelli, è all’avanguardia per quanto riguarda le dotazioni tecnologiche e gli impianti.

                Emanuele Lopez

(Foto by: Città di Rovato e gdf.gov.it)