“Piccolo o grande, semplice o elaborato, il presepe costituisce una familiare e quanto mai espressiva rappresentazione del Natale. Un elemento della nostra cultura e dell’arte ma, soprattutto, un segno della fedeltà e misericordia di Dio che, da Betlemme, è venuto ad abitare in mezzo a noi”.

Queste sono le parole di presentazione della “Mostra di presepi da tutto il mondo”, che ben riassumono ed esprimono il significato religioso e culturale del presepe e dell’esposizione.

Numerose sono le iniziative organizzate da associazioni e Amministrazione cittadina nel corso delle festività natalizie; alcune di queste sono diventate nel tempo vere proprie tradizioni storiche, come questa bellissima mostra che ogni anno presenta delle novità.

Organizzata dai gruppi comunali di Aido e Avis, insieme all’Unità Pastorale locale e col patrocinio della Città di Rovato, è ormai giunta alla sua 21° edizione, generando sempre maggiore interesse nella popolazione.

Un grande successo, un connubio vincente quello tra l’originalità dei manufatti esposti e il contesto suggestivo dell’Oratorio della Disciplina, che ben si adatta all’esposizione delle rappresentazioni della natività di Gesù Cristo.

Aperta dal 24 dicembre al 7 gennaio, ha visto grande presenza da parte della cittadinanza che ha potuto ammirare le opere realizzate in mille modi e con mille materiali diversi: legno, pietra, creta, juta, ceramica, paglia, terracotta e altri. Gli autori hanno riproposto la Sacra Famiglia e la natività in contesti davvero curiosi e particolari: con le cialde del caffè, nelle lattine di Coca Cola o in una caffettiera, solo per citarne alcuni.

Tra gli artisti rovatesi, da notare il presepe in vetro realizzato dall’artista Davide Castelvedere, e la bellissima natività del famoso brüsafer Aldo Caratti, che da sempre troneggia al centro del presbiterio dell’Oratorio della Disciplina; il presepe donato dall’associazione Autieri Franciacorta e quelli provenienti dalle chiese dell’Unità Pastorale rovatese.

La maggior parte delle realizzazioni esposte appartengono a famiglie rovatesi e dei comuni limitrofi: alcuni sono stati realizzati da appassionati e molti altri provengono da tutto il mondo.

L’obiettivo è stato raggiunto: indipendentemente dal paese di provenienza, dal materiale e dallo stile utilizzato, l’attenzione dei visitatori è stata catalizzata dal Bambinello nella culla-mangiatoia venuto a portare a tutti un messaggio rivoluzionario: quello dell’Amore; anche quest’anno sembra spronarci ad una rinascita interiore perché ognuno possa migliorare la propria vita e, tutti insieme, aspirare ad un mondo migliore!

Un ringraziamento particolare va a Fabrizio (Sergio) Barbieri e a Raffaele Romanini che si sono spesi con grande impegno per l’allestimento della mostra, studiando per ogni opera la collocazione più adatta, e a tutti i volontari che hanno dato aiuto e sostegno nei giorni delle festività per mantenerla aperta al pubblico.

Emanuele Lopez