Ad oggi la perdita di un dente non spaventa più praticamente nessuno, perché gli impianti dentali ormai li conoscono tutti, e tutti (fortunatamente) sanno che sono la soluzione migliore quando si perde un dente!… molto meglio, in tanti casi, dei vecchi ponti!

E un qualsiasi dentista, oggi, è in grado di eseguire tranquillamente uno o più impianti.

Anzi, si verifica la situazione opposta rispetto a qualche anno fa, quando a fare gli impianti erano pochissimi “specialisti”!

Oggi infatti questo tipo di procedura viene eseguita praticamente da chiunque, in alcuni casi anche in maniera “superficiale”… come battuta ho sentito una volta una paziente esordire:

“Gli impianti ai denti oggi te li fanno anche al mercato quando compri le arance…e c’è chi addirittura ci organizza delle vacanze all’estero!”.

Effettivamente questa frase non è un bel complimento per un dentista, ma la procedura per il posizionamento di un impianto oggi è veramente così semplice che, tra concorrenza e aumento della domanda, se ne sono viste proprio di tutti i colori!

Fare un impianto, per quanto rapido e semplice possa essere, o meglio possa sembrare, è comunque un intervento di chirurgia, che prevede l’assunzione di farmaci da parte del paziente, prevede a volte l’uso di un bisturi e comporta sanguinamento, richiede punti di sutura e mette noi dentisti in contatto con strutture anatomiche “delicate” come possono essere nervi, muscoli o seni mascellari (paroloni ad indicare, chiamiamole così, zone rosse!).

Per cui è un tipo di intervento che va programmato e pianificato!

due bellissime parole che cambiano completamente l’approccio a questo tipo di lavoro ecco come ci comportiamo noi del Centro Dentistico Piovani Zubani:

PUNTO 1

Innanzitutto, quando un paziente richiede un consulto per una visita in generale, che si tratti di impianti o meno, gli viene fissato un appuntamento per una Prima Visita della durata di 1 ora! In questo appuntamento dobbiamo raccogliere i dati personali del paziente, l’anamnesi, far firmare i consensi al trattamento dei dati, per la privacy, GDPR, questionario Covid, provare la temperatura ecc. ecc.

Quindi ci si siede finalmente in poltrona con il medico e insieme si esegue la visita. Qualora ce ne sia la necessità viene eseguita una radiografia panoramica OPT e, insieme al paziente, la si visiona e si spiega il piano di cura e le varie scelte terapeutiche. Se necessario vengono fatte anche delle radiografie endorali (le radiografie “piccoline” che di solite venivano fatte tenere dal paziente con il dito in parte al dente). Viene quindi emesso nella stessa seduta un preventivo e spiegato in ogni sua parte. 

PUNTO 2

Secondo step per un paziente che dovesse fare impianti, se ha accettato il nostro piano di cura, è quello di fissare un appuntamento per una seduta di igiene orale (la pulizia) una settimana prima dell’intervento, anche se dovesse togliere tutti i denti per fare gli impianti, anche in questo caso della durata di 60 minuti.

Perché? Perché in questo modo le nostre dottoresse igieniste già istruiscono i pazienti sulle manovre di igiene post-intervento e…. e diciamo che fare un impianto in mezzo a tartaro e gengive infiammate/san-guinanti non è il massimo!

PUNTO 3

Terminata la seduta di igiene orale, lo stesso giorno, il paziente passa con il medico che esegue la visita pre-chirurgica. 

Questa visita consiste in:

– un ripasso dell’anamnesi del paziente: farmaci assunti (mettendo bene in evidenza quelli più importanti), se ci sono eventuali allergie;

– si fornisce al paziente una ricetta medica dettagliata sui farmaci che dovrà prendere prima dell’inter-vento e dopo, con relative istruzioni (un protocollo a prova di bomba che praticamente annulla il dolore post- impianti);

– si danno al paziente le istruzioni post-intervento su cosa fare e non fare, cosa aspettarsi, consigli alimentari (così si può fare la spesa già una settimana prima senza essere colti impreparati!);

– si esegue la TAC 3D, una radiografia tridimensionale senza la quale nel nostro studio non si eseguono impianti: in questo modo sappiamo con precisione lo spessore e l’altezza ossea disponibile, potendo già scegliere il tipo di impianto che andremo a posizionare prima ancora di aver fatto l’anestesia! (ovviamente TAC compresa nel preventivo di qualsiasi impianto, non è una voce a pagamento in più, ma viene eseguita solo a fini implantari);

– se necessario si esegue un’impronta con lo scanner intra-orale 3shape (non più le vecchie impronte che fanno venire l’urto del vomito!). 

L’impronta serve a preparare in anticipo gli eventuali provvisori e, più di frequente, a realizzare una mascherina chirurgica, ovvero una mascherina trasparente come quelle che raddrizzano i denti ma che permette di inserire l’im-pianto (o gli impianti) secondo una precisa inclinazione, permettendo a volte di non dover neanche fare l’incisione e non dare quindi i punti di sutura.

PUNTO 4

Finalmente il paziente può fare l’impianto:

 tutto è già stato programmato nei minimi dettagli, il paziente sa esattamente cosa aspettarsi durante/dopo la seduta e anche il medico ha già tutto pianificato senza rischio di brutte sorprese… ecco che la fase chirurgica vera e propria può durare veramente pochissimo tempo! 

Direttore Sanitario dott. Gianluca Piovani, albo odontoiatri di BS n° 580 – Inf. san. ai sensi della legge 248 (legge Bersani) del 2006 e della legge 145 del 2018.

Centro Dentistico

Piovani-Zubani