I due incontri sono stati organizzati dalle rispettive confederazioni nell’ambito della 133°edizione di Lombardia Carne nella mattinata di venerdì 15 marzo scorso.

Va fatto un plauso ad entrambe le associazioni di categoria che da tempo sono impegnate nella lotta contro le sterili ideologie dell’Unione Europea, che da anni sta tentanto di sopprimere il settore agricolo, quello dell’allevamento e della pesca. Attività primarie nell’economia Italiana, perseguitate con politiche a favore delle grandi multinazionali e di logiche altre che nulla hanno a che vedere con il benessere economico e di vita dei cittadini ma che, a loro avviso, porterebbero minore inquinamento e miglioramento delle condizioni ambientali del pianeta.

Argomentazioni, lo possiamo dire chiaramente, che danneggiano pesantemente le storiche attività italiane, le economie di tutti i Paesi membri dell’Unione e impoveriscono i cittadini.

Un primo grande risultato è già stato raggiunto grazie anche a vari convegni realizzati a Rovato, alcuni di caratura internazionale, come “Carnem Manducare”.

Quest’ultimo ha visto la partecipazione di relatori internazionali che hanno riabilitato il ruolo della carne come alimento fondamentale per la vita e la salute umana dopo che, per anni, sono state cavalcate ideologie di parte e di interesse che stavano mettendo al bando questo prezioso alimento sostenendo che facesse male alla salute. Oggi è stato finalmente riaffermato il ruolo importantissimo della carne prodotta da allevamenti di alta qualità e, possiamo finalmente dire con le parole di molti esperti che “mangiare la carne fa bene, se consumata con le dovute dosi e modalità!”.

COLDIRETTI SMENTISCE LE NOTIZIE FALSE CONTRO AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO

Quest’anno il convegno di Coldiretti “Inquinamento zootecnico: smontiamo le fake news” ha voluto approfondire il tema dei falsi ideologici sull’inquinamento ambientale e smascherare le più popolari fake news.

Sono intervenuti all’incontro: Laura Facchetti, presidente di Coldiretti Brescia; Massimo Albano, direttore di Coldiretti Brescia; Giorgio Apostoli, Capo servizio zootecnia Coldiretti nazionale; Giorgio Maione, assessore regionale ambiente e clima; Luca Buttazzoni del Crea (Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura), e il sindaco di Rovato Tiziano Belotti.

Un tema di grande attualità e  di grande impatto mediatico,  che necessita del giusto approfondimento e chiarimento per mettere al centro la verità che riguarda un settore centrale, quello della zootecnica, nell’economia del nostro paese.

L’evento si è aperto con i saluti del vice direttore Coldiretti Brescia Mauro Belloli e del sindaco di Rovato Belotti. A seguire, diretto sul tema, l’intervento di apertura della presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti: «Nel nostro settore le fake news sono moltissime e di vario genere; si parla di emissioni in atmosfera, inquinamento, utilizzo di antibiotici, di ormoni e benessere animale […] E’ necessario comunicare la realtà del nostro settore, che produce eccellenze alimentari che il mondo ci invidia. Negli ultimi anni il sistema allevatoriale è cresciuto e si è potenziato; abbiamo continuato a lavorare in modo virtuoso producendo nell’ottica della massima qualità e della totale sicurezza alimentare per i cittadini e l’abbiamo fatto coniugando il corretto utilizzo delle risorse naturali, la tutela dell’ambiente e la lotta al cambiamento climatico, con particolare attenzione alla salvaguarda del territorio».

Di grande interesse gli interventi degli altri relatori presenti, moderati dal giornalista Valerio Pozzi. Di rilevanza il contributo portato da da Luca Buttazzoni del CREA: «Tutti sentiamo continuamente parlare male della zootecnia che viene accusata di qualunque nequizia, in particolare per quanto riguarda l’inquinamento. Se andiamo ad analizzare il metano, è un gas che si degrada in atmosfera, quindi non ha quell’effetto di accumulo di cui sono tutti tanto preoccupati. Se gli animali fossero responsabili del riscaldamento globale saremmo già estinti; è importante, in occasioni come queste, sfatare tutte le false notizie che vengono diffuse».

Giorgio Apostoli ha messo al centro della sua relazione la carne raccontando in modo trasversale il settore zootecnico legato alle dinamiche attuali: «L’agricoltura e l’allevamento, sempre sotto attacco, vengono raccontati spesso anche da alcune trasmissioni televisive, quali responsabili di qualsiasi inquinamento a livello mondiale. La produzione di carne da laboratorio, per esempio, è più impattante dal punto di vista ambientale rispetto alla zootecnia tradizionale. Dal mondo scientifico infatti cominciano ad arrivare conferme sulla necessità di rispettare il principio di precauzione di fronte a nuove tecnologie con molte incognite, che rischiano di cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda».

Un chiaro messaggio dal mondo politico viene dall’assessore regionale agricoltura Giorgio Maione: «Consumare prodotti locali è il primo atto di tutela ambientale. Quando noi mangiamo prodotti del territorio, sappiamo che non ci sono state emissioni per i trasporti e che il cibo è stato controllato in maniera impeccabile. Agricoltura e ambiente sono sinonimi. Tutti vogliamo migliorare le performance legate alla sostenibilità, ma la strada è quella di investire in innovazione, non di imporre assurdi divieti come sta facendo l’Unione europea».

Un’attenzione particolare è stata rivolta ai giovani nell’intervento finale della presidente Laura Facchetti: «E’ necessario arrivare ad occupare uno spazio positivo nella testa dell’opinione pubblica a partire proprio dai ragazzi che rappresentano il futuro, le idee innovative e una nuova visione dell’agricoltura. Dobbiamo essere consapevoli che la nostra è un’agricoltura virtuosa che genera prodotti alimentari che tutto il mondo ci invidia: il compito di Coldiretti è raccontare il valore del nostro settore che è strategico e sensibile alla salvaguardia dell’ambiente».

Emanuele Lopez