In questi ultimi due anni, ossia dall’inizio della pandemia, abbiamo sempre più sentito parlare di plasma, nello specifico del plasma iperimmune, che ha contribuito molto alla guarigione di malati gravi di Covid-19. Questi ultimi, grazie alla trasfusione di plasma proveniente da persone ormai guarite, hanno potuto ricevere molti anticorpi e far così fronte alla malattia.

Cos’è il plasma?

È la componente liquida del sangue che contiene importanti proteine come albumina, immunoglobuline, fattori della coagulazione, ed è utilizzato soprattutto per la produzione di farmaci “salvavita” per pazienti affetti da patologie croniche. Donando il plasma, si aiutano molti malati; ne beneficiano i grandi ustionati, gli emofilici, i pazienti che soffrono di disturbi della coagulazione o di deficit immunitari gravi, di malattie neurologiche ed epatiche. Può essere utilizzato in due forme, quella destinata all’uso clinico o sotto forma di prodotti farmaceutici dopo frazionamento da parte dell’industria.

Il plasma ed i suoi sostituti sono spesso usati in pazienti molto gravi, in condizioni instabili: coagulazione intravascolare disseminata, porpora trombotica trombocitopenica, deficit di fattori della coagulazione, gravi malattie del fegato con emorragia.

Ad oggi in Italia la raccolta di plasma è insufficiente al fabbisogno per i farmaci e, pertanto, più del 25% viene importato dall’estero.

Proprio a seguito di questa mancanza, l’Avis ha promosso la campagna nazionale “Be red, be yellow, be Avis!” con lo scopo di sensibilizzare la popolazione sana alla sua donazione. L’Avis Rovato ha pertanto voluto rilanciare il messaggio attraverso la pubblicazione sui social e sul proprio sito di indicazioni utili, rivolte a tutti coloro che già sono donatori di sangue intero ma anche a tutte le persone che volessero avvicinarsi alla donazione e che non lo hanno ancora fatto.

In merito a quanto sta facendo la sezione di Rovato, il presidente Sergio Maranesi ha spiegato: «Come sezione, raccogliendo l’invito a promuovere anche la donazione di plasma tra le donazioni trimestrali di sangue intero, stiamo distribuendo un’informativa ai nostri iscritti in cui ne spieghiamo l’importanza per la produzione di farmaci salvavita e terapie per malati cronici di alcune malattie ematiche purtroppo in aumento. I continui appelli non possono lasciarci indifferenti come cittadini e donatori».

La donazione di solo plasma si chiama “plasmaferesi” e si effettua presso i centri trasfusionali attrezzati per questo tipo di operazione. Il sangue, proveniente dalla vena del donatore, viene scomposto nei separatori mediante centrifugazione e/o filtrazione; viene così trattenuto soltanto l’emocomponente richiesto (plasma) e tutti i restanti componenti restituiti al donatore. La donazione di plasma può avvenire anche tra una donazione di sangue intero e l’altra rispettando l’intervallo consigliato (30 giorni).

Continua Maranesi: «Molti non lo sanno, ma l’importanza della donazione di plasma è al pari di quella del sangue intero, molte vite sono salvate grazie alle cure farmacologiche e quindi grazie ai donatori che, come sempre, compiono un gesto di altruismo e gratuità importantissimo».

Chi fosse interessato può reperire maggiori informazioni sul sito www.avisrovato.it, Facebook e Instagram o chiedere direttamente in sezione nei giorni e negli orari di donazione che vengono mensilmente pubblicati.

Sul nostro territorio è possibile effettuare direttamente la donazione di plasma presso il Centro Trasfusionale di Chiari, prenotandola, chiamando il n. 030/710.22.22 oppure presso AVIS Provinciale di Brescia al n. 030/351.44.11.

Emanuele Lopez