Lo scorso Sabato 7 maggio 2022, presso la sala civica del Foro Boario di Rovato, i ragazzi del gruppo giovani “noi del martedì” con il supporto di don Marco Lancini, hanno organizzato un incontro con Luca Arata, Giocatore della Nazionale Italiana di Calcio Amputati.

Luca Arata è un ragazzo del 2000, la cui vita in un attimo è drasticamente cambiata il 5 giugno 2015 quando è stato investito da un’auto a pochi passi da casa. 

Nell’incidente ha perso parte della gamba sinistra, ha rotto il femore della gamba destra, due vertebre, il braccio sinistro in quattro parti e riportato forti traumi a polmoni e fegato. Ha lottato tra la vita e la morte per ben undici giorni in sala rianimazione, con la sua famiglia sempre al suo fianco; provando con musica, parole e carezze a stimolare il suo risveglio.

Dopo quarantanove giorni di ospedale, è potuto tornare a casa, ma per ben due anni è rimasto su una sedia a rotelle e nel frattempo ha dovuto subire ben 23 operazioni.

Non si è mai arreso, ha lottato con grinta e tenacia per riuscire a riprendere le tante attività che faceva prima dell’incidente. Dopo tanta fisioterapia, ha iniziato ad allenarsi in palestra ma il suo sogno era di tornare a giocare a calcio.

Un giorno, grazie ad un conoscente, ha scoperto che a Genova era presente una squadra di calcio per amputati.

Lui residente a Castellazzo Novarese, un piccolo paese vicino a Novara, per raggiungere Genova aveva più di un’ora e mezza di strada. I genitori inizialmente erano contrari, hanno cercato in tutti i modi di farlo desistere. La sua voglia di riprendere a giocare a calcio era talmente forte da riuscire a superare anche questo ostacolo. 

Accompagnato dal fratello, è andato a Genova e ha provato a giocare, e dopo solo poche settimane ha preso a far parte di questa squadra ed ha iniziato ad allenarsi duramente.

La voglia di fare bene era veramente tanta, si allenava ogni giorno per ore, dava sempre il massimo. Dopo pochi mesi, con immensa soddisfazione, è stato convocato nella nazionale italiana di calcio Amputati.

Il calcio gli ha dato una grande opportunità e a suo dire una seconda Vita. Tornare a giocare a calcio dopo quanto gli era successo, era un sogno che grazie alla sua determinazione e forza si è avverato e continuerà a portarlo avanti.

Ora sta scrivendo il libro della sua storia e ha promesso che verrà sicuramente a Rovato a presentarlo.

Ha raccontato di avere altri due sogni e di volerli realizzare il prima possibile: riuscire a praticare surf e praticare snowboard.

Luca ha raccontato la sua storia con molta naturalezza e semplicità. Si ritiene un ragazzo molto fortunato perché ha avuto la possibilità di realizzare il suo sogno mentre ci sono tante persone che soffrono a causa di malattie molto gravi e non gli è nemmeno permesso di sognare. Ha visto in ospedale tanta sofferenza anche di bambini molto piccoli.

La sua storia ha emozionato molto tutti i presenti. Al termine della serata in molti avevano le lacrime agli occhi e nessuno è riuscito a rivolgergli delle domande, ma è partito un fortissimo applauso.

Luca, ha dato una grande lezione di vita ed è riuscito a trasmettere un forte messaggio:

“MAI ARRENDERSI DI FRONTE ALLE DIFFICOLTÀ”.