E’ l’idea del sindaco di Rovato, Tiziano Belotti, “per sensibilizzare sul tema del consumo di droga”. Si tratta, secondo il primo cittadino, di dare un segnale forte, da parte della Giunta e dell’opposizione, alla Città in cui la circolazione di sostanza stupefacenti è obbiettivamente alta.

In una recente intervista il Comandante della Polizia Locale rovatese aveva dichiarato: “da gennaio 2024 abbiamo potuto portare avanti 25 indagini per droga, per contestazione dell’illecito, con segnalazioni alla Prefettura e provvedimenti. Tra le persone denunciate anche alcuni minorenni, di fatto negli anni si è abbassata l’età del consumatore, come anche la tipologia”. Oltre alle 25 denunce per droga, sempre in tema di stupefacenti altre 11 denunce sono pervenute a conducenti di auto trovati alla guida positivi al test antidroga, a cui è stata di conseguenza sequestrata la patente. Un dato importante quello dello stupefacente, che conferma la presenza di un mercato al dettaglio locale in salita, gestito da vere organizzazioni che spacciano nelle vicinanze della propria residenza piccole quantità e quasi esclusivamente cocaina. Tra le aree più frequentate dai pusher la stazione e i parchi delle frazioni. Ovviamente il disegno del Sindaco Belotti dovrà passare al vaglio dei consiglieri nella prossima riunione consiliare utile e si tratterebbe di un esame su base volontaria (la legge lo impone solo per chi è sorpreso a guidare sotto l’effetto di stupefacenti e alcol) ma finalizzato soprattutto a dare un forte messaggio all’esterno. Gli amministratori politici, infatti, devono fornire modelli educativi e stili di vita funzionali a prevenire e a contrastare l’uso di sostanze stupefacenti. Un importante segnale nei confronti dei cittadini diretto a dimostrare che i loro amministratori sono coerentemente impegnati a fornire in pubblico ed in privato comportamenti esemplari nonché azioni funzionali alla lotta alle tossico-dipendenze.

Come funziona il test? L’analisi tossicologica sulla matrice pilifera permette di incrementare la finestra temporale di rilevabilità di una determinata sostanza. Il prelievo del campione consiste in una ciocca di capelli in tutta la sua lunghezza e dello spessore di una matita, tagliata dalla nuca, il più vicino possibile al cuoio capelluto. Se una sostanza (per esempio una sostanza d’abuso e/o un suo metabolita) è rilevabile per alcune ore nel sangue ed alcuni giorni nell’urina, la stessa sostanza è rilevabile nei capelli per alcuni mesi od anni, a seconda della lunghezza degli stessi. In sintesi, il test indaga l’eventuale assunzione della sostanza in un arco di tempo che corrisponde alla lunghezza del capello. Partendo dal presupposto che i capelli crescono di un centimetro al mese, una ciocca di 12 cm può rivelare il consumo di una sostanza nell’arco di un anno. L’analisi segmentale per cm di capello, quindi, può fornire informazioni riguardanti storia e tipologia di consumo di una sostanza in ognuno dei mesi corrispondenti al segmento analizzato. Il test del capello permette di individuare diverse sostanze stupefacenti: Amfetamine, Benzodiazepine, Cannabinoidi, Cocaina, Oppiacei.

Mauro Ferrari