Il valore di un poliambulatorio lo si misura non tanto dalla quantità di servizi offerti o dalla qualità della dotazione tecnologica quanto piuttosto dalla capacità del proprio personale di assistere il paziente in un pieno spirito di collaborazione e condivisione. Tra i molti professionisti “in rete” al poliambulatorio Alma Medical Center figurano anche il dott. Federico Bozzi, medico chirurgo specialista in Ortopedia e Traumatologia, ed il dott. Paolo Compagnoni, fisioterapista, ai quali abbiamo sottoposto alcuni quesiti relativi al tema della protesica e del relativo processo di riabilitazione.

Dottor Bozzi, in quali condizioni è necessario ricorrere all’uso di protesi e quali sono in proposito i migliori comportamenti da adottare prima di giungere alla chirurgia?

Quando si parla di protesi si parla principalmente, sebbene non esclusivamente, di artrosi. La patologia artrosica è una condizione cronica e degenerativa delle articolazioni che si può subdolamente presentare anche in giovane età. L’approccio iniziale è sempre conservativo: si cerca di correggere lo stile di vita del paziente, integrare ove necessario con alcune terapie farmacologiche ed infiltrative. Ove questo non dovesse garantire beneficio è necessario considerare la soluzione chirurgica che consiste appunto nella sostituzione protesica della articolazione in questione (solitamente ginocchio, spalla ed anca). Oggi la tecnologia ci è di grande aiuto: grazie a protesi all’avanguardia e a sistemi robotizzati per il posizionamento, questo genere di interventi garantisce una precisione millimetrica.

Operare a stretto contatto con altri professionisti può garantire ampi vantaggi ai pazienti: quali sono, secondo lei, i più significativi per quanto concerne il suo campo d’intervento?

Nel mio lavoro la collaborazione tra le varie professionalità sanitarie non solo è un vantaggio ma è una vera e propria necessità soprattutto al giorno d’oggi, epoca in cui la medicina è divenuta ultraspecialistica. Il ruolo del fisioterapista è a mio avviso centrale perché in grado di coprire un ruolo trasversale durante tutte le fasi di terapia, dalla fase conservativa a quella perioperatoria sino alla riabilitazione post chirurgica.

Dottor Compagnoni, in che modo ed in che momenti la figura del fisioterapista entra in gioco nell’ambito di un intervento che richieda il ricorso ad una protesi?

Prima dell’intervento vengono valutate le condizioni generali dell’articolazione e della postura mentre dopo di esso importante è la gestione del dolore e del rinforzo muscolare: specie quest’ultima, infatti, risulta fondamentale per il recupero post-intervento. Necessario è anche motivare e seguire il paziente nel corso del proprio percorso riabilitativo, preparandolo alle possibili difficoltà ed imprevisti che potrebbero presentarsi.

Come il contatto diretto tra ortopedico e fisioterapista nel processo pre e post intervento può garantire un migliore successo nella riabilitazione del paziente?

Nell’interesse del paziente è fondamentale che professionisti di diverse specialità si parlino e si confrontino: per questo è necessario un grande lavoro di squadra. Per noi che esercitiamo all’Alma Medical Center questa è una consuetudine consolidata e di questo ne sono beneficiari, prima di tutti, proprio i nostri pazienti.

Per maggiori informazioni e per prenotare subito la propria visita specialistica, il poliambulatorio Alma Medical Center vi aspetta presso il RoccaCenter di Roccafranca in via Milano, n.7.

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Leonardo Binda