L’emergenza Coronavirus, volenti o nolenti, ci ha quasi obbligati a voltare lo sguardo su angolazioni che fino ad ora mai avevamo avuto modo di percepire.

Si tratta di tutti quei luoghi, quelle bellezze ed uniche scoperte che si celano a pochi passi dall’uscio delle nostre abitazioni e che conservano eccellenze di raro splendore. 

Quest’estate, recuperando il tanto tempo trascorso in domiciliazione forzata, ci offre l’opportunità di vivere, in piena sicurezza, il “nostro” Parco dell’Oglio Nord. 

In questi mesi le forze del Parco si sono impegnate nel sostenere concretamente le comunità colpite dall’emergenza Covid-19, che ruolo ha avuto l’Ente nella gestione dell’emer-genza?

Durante il periodo di lockdown, la Protezione Civile e le Guardie del Parco hanno collaborato attivamente con le varie amministrazioni locali per supportare le comunità in quei difficili momenti. 

Tra le numerose distribuzioni di mascherine, di generi alimentari e le attività di sanificazione delle vie della città, l’impegno encomiabile di moltissimi volontari ci riempie d’orgoglio. Molti lavori all’interno del Parco, lungo i sentieri e nelle aree boschive, sono andati incontro a sensibili ritardi e proprio da queste ultime settimane le nostre squadre hanno iniziato a provvedere a tutti quei lavori stagionali di pulizia e conservazione al fine di rendere il più fruibile possibile lo spazio che lambisce le rive del nostro fiume. 

L’estate è ormai alle porte e per molti il fiume Oglio diverrà meta fissa. Quali sono le opportunità di svago e che accoglienza offrono le strutture del Parco?

Nonostante la situazione emergenziale, nel rispetto delle norme di sicurezza molti degli appuntamenti della rassegna “Essenze di Fiume” sono stati confermati e tanti sono in cantiere per i prossimi mesi. Per agosto stiamo preparando dei laboratori per i più piccoli e molti degli eventi di maggior successo, come il cineforum ed il concerto nei boschi, potranno essere riproposti con tutte le precauzioni del caso.

Grazie ad una nuova gestione familiare ha ripreso le sue attività anche l’Ostello di Torre Pallavicina, immerso nel verde del Parco e sempre pronto ad ospitare chi vuole gustare le prelibatezze del nostro territorio. Anche dal punto di vista delle aree ricettive, l’Ente si è mosso per implementare le varie postazioni da pic-nic lungo tutto il territorio fluviale e per cercare di offrire a quanti più visitatori luoghi di ristoro per amici e famiglie. 

Ora più che mai è imperativo sostenere i produttori del territorio: cosa offre il Parco in proposito?

Sono più di trenta le aziende agricole che operano nelle terre facenti parte dell’Ente, ognuna caratterizzata da sue uniche specialità e tutte focalizzate sulla produzione di beni tipici del territorio. Si tratta di un patrimonio di tradizioni inestimabile che può essere sostenuto da tutti. 

Infatti, in tutte queste aziende è possibile acquistare direttamente dal produttore ogni delizia e, grazie ai tour enogastronomici guidati organizzati dal Parco, scoprire i tanti borghi disseminati lungo la valle del fiume e ogni loro caratteristico prodotto. 

Giova infine ricordare che il Parco, così come l’ambiente tutto, è dono di cui avere cura: se vi recate nei luoghi del nostro fiume rispettare la natura, non abbandonate immondizia e cercate di non alterare il magnifico equilibrio di questi unici luoghi. 

Leonardo Binda