Quella del presepio è un’arte a tutti gli effetti, antica di secoli e radicata nei cuori e nelle menti di tutti i cristiani. Si racconta che per primo fu San Francesco ad inaugurare questa prassi anche se, con il passare delle epoche, questa rappresentazione plastica della Natività è andata sempre più sviluppandosi. 

Grande interprete di questa arte è Silvano Venturini (nella foto) orceano doc, e da molti anni impegnato in iniziative ed attività al servizio del prossimo. 

Quest’anno Venturini ha voluto impiegare la sua unica sensibilità nel costruire delle scene della Natività anche fuori dai confini comunali, nella frazione di Zurlengo, sotto Pompiano. 

“Il mio presepio di quest’anno è all’insegna della sobrietà: ho voluto portare speranza, incarnata in Gesù bambino, a memoria che nessun male è impossibile da superare se è la Fede a guidare il nostro cammino – ha raccontato Venturini – Non ho scelto la zona dei fontanili per niente: essi ci tramandano un significato profondo, molto ricco di emozione, nascono spontaneamente dalla terra e la loro acqua, come quella del battesimo, si rinnova ad ogni zampillo, come deve fare in tutti noi la fiducia e la speranza in un futuro migliore, senza più i dolori di questa pandemia né le difficoltà che essa ha portato con sé. 

Inoltre, come sempre, il mio presepio è interamente realizzato con materiali che ricavo dalle nostre campagne, a rimarcare il saldo vincolo che lo lega alla nostra terra e alla nostra tradizione”

Una missione dunque ricca di significato e valore, che guarda alla bontà e all’onestà delle persone come le migliori virtù di cui ognuno possa fregiarsi. 

“I miei più sentiti ringraziamenti vanno al sindaco di Pompiano, Giancarlo Comincini, che mi ha permesso di realizzare questa opera – ha concluso Venturini. Quest’anno il mio presepio è dedicato agli amici Luca e Claudia, a cui va, insieme a tutti i lettori di PAESE MIO, un sentito augurio di Buon Natale”. 

Leonardo Binda