La notizia appresa da un articolo di un quotidiano locale, che l’amministrazione del comune di Orzinuovi ha dato il nulla osta alla realizzazione di un nuovo insediamento insalubre di prima classe, destinato ad allevare altri 1160 suini pesanti, ad una distanza dalle zone edificabili di soli 380 metri rispetto ai 500 previsti dal piano regolatore (Pgt), ha dell’incredibile, sconcerta e fa pensare quanto poco valga la salute dei cittadini rispetto agli interessi economici di pochi. Soprattutto se si considera l’elevatissimo numero di animali di allevamento presente sul suolo Orceano, parliamo di 165.968 capi di cui 94669 i suini, (dati ricavati dalla Variante del Piano del Governo del Territorio del comune di Orzinuovi, documento datato aprile 2023).

Con un carico di Azoto di 370 kg per ha, che, per un’utilizzazione agronomica sostenibile, richiederebbe una superficie pari a più del doppio del suolo agricolo utilizzato. Tanto che le conclusioni riportate a pag. 81 e 82 del documento sopracitato sono:

““Le simulazioni effettuate rispecchiano la situazione in cui si trova il territorio comunale sul quale grava un carico di peso vivo che, già preoccupante in funzione della pedologia dei suoli, risulta ad essere assolutamente non conciliabile con la nuova condizione di “Comune vulnerabile da nitrati:”

In funzione di tali risultanze si ritiene ragionevole considerare che sussista, ad oggi, una situazione di rischio (peso vivo attuale oltre la soglia di sopportabilità dei suoli); che rappresenta un parametro d’allarme e che richiede la pianificazione di interventi finalizzati a scongiurare i potenziali pericoli di inquinamento dei suoli e della falda. 

Da ciò si ritiene consigliabile, per il miglioramento di tale situazione, la necessità di regolamentare correttamente il settore zootecnico, al fine di controllare le espansioni dei capi allevati, razionalizzare l’attuale pratica dell’utilizzazione agronomica dei reflui zootecnici, incentivare l’adozione da parte degli allevamenti, di soluzione alternative, per la gestione dei reflui ed infine provvedere opportuni monitoraggi del territorio

 per verificare lo stato qualitativo dei suoli e delle acque…….”

Invece andando in direzione opposta alle indicazioni della Variante del Piano del Governo del Territorio del comune di Orzinuovi, la maggioranza del consiglio comunale approva un aumento del numero dei capi di suini.

L’attività zootecnica ha un’influenza significativamente impattante sugli equilibri ambientali, sia a livello locale che a livello globale, colpendo pesantemente la qualità dell’aria e il clima, la qualità delle falde, il suolo, la biodiversità, la qualità del paesaggio. Questo vale soprattutto per il comune di Orzinuovi dove si registra un carico di azoto elevatissimo, ben oltre il limite massimo stabilito dalla CEE in una zona totalmente vulnerabile, una qualità dell’aria pessima e un impatto odorigeno che obbliga a tenere le finestre chiuse per quasi tutto l’anno. Oltre ai valori pessimi di Pm10 e 2,5. 

Per cui il nulla osta concesso all’ampliamento di un allevamento suinicolo in deroga alle distanze previste dal Pgt non solo è incomprensibile sotto l’aspetto formale autorizzativo, ma risulta irrispettoso ed offensivo nei confronti della salute dei cittadini che devono vivere in un territorio fortemente provato dalla crescita incontrollata degli allevamenti intensivi e totalmente in contrapposizione rispetto a quanto richiesto dalle direttive CEE.

Il Circolo Legambiente Valle dell’Oglio esprime la propria contrarietà alla delibera approvata dalla maggioranza del consiglio comunale, che favorisce esclusivamente l’aspetto economico di tale richiesta, ignorando completamente il diritto dei cittadini a vivere in un territorio che non metta a rischio la propria salute e la qualità della vita, senza il concetto di prevenzione e precauzione nello stesso tempo, sollecita tutti gli Orceani a far prevalere una sensibilità pubblica sul tema “ambiente”, in modo da riportare ad un grado di sostenibilità accettabile degli allevamenti intensivi sul suolo Orceano. Sostenibilità che in questo momento non è assolutamente rispettata, ma si aggrava pesantemente con provvedimenti di questo tipo. Con deroghe all’aspetto igienico-sanitario, senza il rispetto dell’art 9 e 41 della Costituzione Italiana, come modificato dal febbraio 2022 per la tutela dei cittadini.

Ferrandi Franco

Presidente del Circolo Legambiente Valle dell’Oglio