“Leggete i miei libri e se non leggerete i miei, comunque leggete”: con queste parole lo scrittore Roberto Perrone apriva l’incontro dello scorso 21 febbraio organizzato dalla Biblioteca Scolastica dell’Istituto Cossali di Orzinuovi e e coordinato dalla responsabile, Prof.ssa Antonietta Locatelli.
Dopo i saluti del Dirigente Scolastico, Prof. Luca Alessandri e una presentazione dell’autore da parte del Prof. Tarcisio Muratore, è stato dato spazio alle domande formulate dagli studenti, circa 200, appartenenti a 10 classi quarte e quinte, rivolte all’ospite, autore del romanzo ”L’estate degli inganni”, secondo libro di una trilogia che si concluderà con l’uscita del capitolo finale, previsto per il prossimo aprile.
Attraverso le domande dei ragazzi Perrone ha ripercorso la sua vita, dagli articoli come giornalista sportivo per il “Corriere della Sera” alla carriera come romanziere.
Con la sua personalità carismatica e coinvolgente l’autore è riuscito a mantenere viva l’attenzione e la partecipazione degli studenti che hanno toccato con le loro domande vari argomenti, tra i quali il sempre attuale e controverso tema della giustizia: Perrone ha spiegato cosa intendesse con la frase introduttiva del romanzo << L’Italia può sopportare tutto tranne la verità>>. Il fatto di non raggiungere mai la verità dà la speranza di andare avanti, di non mettere la parola “fine”ad indagini ed eventi, di lasciare aperte sempre nuove possibilità. Almeno nei libri, però, il colpevole paga…
L’intensa e prolungata esperienza come giornalista sportivo ha nutrito la sua ispirazione letteraria, gli ha permesso di viaggiare in tutto il mondo e gli ha insegnato a fare “labor limae”, tagliando le parti in eccesso all’interno della narrazione; questa è l’attività che vorrebbe incrementare, se potesse ancora cambiare il suo romanzo.
Il protagonista de “L’estate degli inganni”, Annibale Canessa, ha poco dell’autore: essi sono simili solo per l’amore per il mare e per la cucina. La fantasia di Perrone è sempre in movimento, la sua sete di scrittura e di lettura sono insaziabili, tanto da definirsi “onnivoro di libri”. L’opportunità di conoscere da vicino la mente e soprattutto la persona che sta dietro al racconto di una storia ci ha affascinati e può contribuire a ridurre le distanze tra noi giovani e il mondo della letteratura.