Nel mezzo di un cambiamento quasi epocale per la sanità orceana grazie all’arrivo della nuova Casa della Comunità, un investimento regionale di 5 milioni e mezzo di euro, abbiamo fatto quattro chiacchiere col sindaco Gianpietro Maffoni, per comprendere meglio cosa sarà la Casa della Comunità a Orzinuovi e le motivazioni che hanno portato a individuare nel campo sportivo  la sua ubicazione.

Cos’è la Casa della Comunità?

E’ una struttura sanitaria che promuove livelli di intervento multidisciplinare. Si tratta di un punto di accesso ai servizi sanitari territoriali così come desiderato e richiesto dai cittadini, che aspirano a risposte concrete ai loro bisogni sanitari e sociali senza peregrinazioni e, soprattutto, senza le attese che erano già lunghe prima della pandemia e che il Covid-19 ha reso lunghissime.

Quali sono i servizi che offrirà la Casa della Comunità orceana?

Medici di medicina generale e guardie mediche in servizio 24 ore su 24 dal lunedì alla domenica; infermieri, centrale  infermieristica di monitoraggio e coordinamento dei percorsi di cura per 12 ore al giorno 7 giorni su 7”; area   prelievi e vaccinazioni;   ambulatori specialistici con strumentazioni nuove e all’avanguardia per  visite cardiologiche,  pneumologiche diabetologiche, oncologiche per la presa in carico dei pazienti che necessitano di follow up periodico, visite ortopediche e  oculistiche; consultori e area dell’assistenza domiciliare integrata per le persone non autosufficienti;  sportello di scelta e revoca del medico di base e uno psicologo.

Perché la scelta di collocarla all’interno dell’ex stadio comunale?

Parto da questo presupposto: “La Casa della Comunità deve essere visibile e facilmente accessibile per le comunità di riferimento con ampi spazi, perché è il luogo dove il cittadino può trovare una risposta adeguata alle diverse esigenze sanitarie e sociosanitarie”.

Questo passaggio della legge ha delimitato la caratteristica degli spazi da mettere a disposizione?

Sì. Le caratteristiche del luogo erano un requisito imprescindibile. Ma non solo ci ha portato a scegliere l’ex stadio comunale. Alla data di novembre 2021, la Regione ci ha chiesto di comunicare l’area che avevamo individuato, specificando altresì che doveva essere di proprietà comunale e avere una metratura di circa 6 mila mq, compresi i parcheggi.

Perché l’ex stadio e non l’area delle Angioline?

Perché l’area delle Angioline al momento non era nostra, ma ancora della società Orceania. Inoltre non ha uno spazio sufficiente. E’ vero che nel progetto con le relative pertinenze lo spazio occupato dalla Casa della comunità al campo sportivo sarà di 4400 mq. Ma questo perché già all’interno del campo sussiste un altro parcheggio di oltre 70 posti auto, che nell’area delle Angioline non si sarebbe potuto ulteriormente creare. Se avessimo avuto più tempo a disposizione sicuramente avremmo potuto vagliare altre alternative. Ma nella scelta ci sono state imposte tempistiche molto limitate. Mettere tutto in discussione ora significherebbe perdere l’opportunità di avere questi servizi per la popolazione e francamente, dopo gli effetti tragici che la pandemia ha avuto su Orzinuovi e dopo decenni di depauperazione del nostro ospedale, non possiamo permetterci di non sfruttare questa grande opportunità che la legge regionale ci offre. Trovo anomalo che si contesti questa operazione quando tutti i Comuni farebbero carte false per avere la Casa della comunità nel loro territorio. E mi dispiace che come sempre le sinistre sappiano solo contestare e non realizzare per il bene del paese.

Il comitato per la salvaguardia del campo sportivo sostiene che l’ex stadio andrebbe destinato alle scuole

La Casa della comunità occuperà un terzo dello spazio del campo sportivo ora disponibile e verrà costruita sul confine, dove adesso sorgono le tribune. Gli altri due terzi rimarranno ad uso delle scuole. Abbiamo previsto la costruzione di una mensa con cucina interna e di una palestra per le scuole.

Quali progetti allora per l’area delle Angioline?

Per quanto riguarda invece l’area delle Angioline, a breve ci sarà una permuta con le Fondazioni Rsa BBO che cederanno al Comune di Orzinuovi lo spazio in centro delle ex Canossiane in cambio dell’area delle Angioline.

Quale quindi il futuro dell’area delle Angioline?

Nell’area delle Angioline che sarà ceduta alla Fondazione Rsa BBO è prevista la costruzione di un centro Alzheimer. In questo modo si amplia l’offerta sanitaria e assistenziale per la nostra popolazione il cui invecchiamento è sempre più consistente e di pari passo devono andare le risorse disponibili per la cura di questa fascia d’età.

Privando il centro del parcheggio delle Angioline, verranno a mancare posti auto?

Stiamo valutando l’acquisizione di un’area in centro vicina ai servizi di circa 6 mila mq, superiore alla disponibilità di spazio delle Angioline. per sopperire alla mancanza dei parcheggi che si creerà. Stiamo inoltre studiando un sistema di piste ciclabili che colleghino i punti strategici del paese.

La cessione dell’area dell’ex stadio comunale all’Asst Franciacorta è avvenuta durante il consiglio comunale dello scorso 30 maggio.