Alla presenza del sindaco e di numerose autorità, con tanto di banda musicale ad accompagnare la cerimonia, a Roccafranca è stato inaugurato il parco di via Papa Luciani, che di fatto si configura come una palestra outdoor, all’aperto, destinata anche e soprattutto alle attività sportive.

Non a caso, il sindaco Marco Franzelli ha pubblicamente invitato i giovani e i meno giovani «ad andare al parco a fare allenamento sportivo e tenersi attivi, perché un corretto stile di vita e un’alimentazione sana creano le basi per una crescita corretta».

Come oramai accade quasi sempre, anche questo progetto è stato realizzato a più mani, nel senso che sono più d’una le realtà che hanno collaborato alla sua realizzazione. A livello economico, tanto per dire, c’è stata una convergenza di due finanziamenti: ai 3.000 euro stanziati dal Comune di Roccafranca, si sono aggiunti i 30.000 euro arrivati da Regione Lombardia, che hanno così dato una bella «spinta» al progetto.

Anche alla realizzazione hanno collaborato più realtà. Il progetto, infatti, è stato portato avanti in collaborazione con l’associazione Ripresa (acronimo che sta per Ricerca prevenzione e salute); la stessa associazione che, nei giorni precedenti all’inaugurazione, aveva proposto un convegno volto a sensibilizzare sugli stili di vita corretti e che è pure promotrice del gruppo «Corri e cammina», altro progetto che ha preso il via lunedì 6 marzo anche grazie anche al contributo dell’associazione Melograno.

A questa iniziativa si sono già iscritte quasi un centinaio di persone che, partendo da questo punto strategico e seguiti da professionisti del Marathon sport center, utilizzeranno le attrezzature del parco.

Il nuovo parco come fulcro di molte attività, dunque. Non a caso il sindaco Franzelli ha assicurato che «il parco darà una nuova opportunità al territorio, soprattutto ai giovani, grazie a queste strutture che sono di incentivo alle attività sportive e motorie. Di lavori ne sono stati fatti parecchi: abbiamo riqualificato una zona dove c’era un enorme piastrone in cemento dove, secondo un vecchio progetto, doveva nascere la sede degli alpini. Ma dal momento che la precedente amministrazione aveva collocato in un altro luogo la casa delle Penne nere, abbiamo sfruttato questo spazio per dar vita a un contesto che è vicino alla zona residenziale e al parco degli alpini». MTM